VIABILITÀ E SICUREZZA

Le due ruote in pericolo
per le radici dei pini

 

Nei giorni scorsi quattro chilometri della via Ostiense sono stati interdetti alle due ruote «a salvaguardia della pubblica incolumità». Il tratto, il cui manto stradale risulta particolarmente pericoloso a causa delle radici affioranti dei pini, è quello compreso tra il centro di Ostia e l’ingresso di Ostia Antica, dove un anno e mezzo fa morì la giovane Elena Ruby.

Ma il problema delle strade deformate per buche e radici affioranti riguarda diverse strade della Capitale. L’amministrazione Raggi non sembra intenzionata a affrontare realmente il problema e la Polizia locale si limita a tamponare la situazione apponendo limiti di velocità di 30 e talvolta 20 chilometri all’ora.

Particolarmente a rischio sono la zona della Farnesina compresa tra lo stadio Olimpico e il Ministero degli Affari Esteri e la via Aurelia nel tratto compreso tra la Stazione Fs Aurelia e l’intersezione con via di Villa Troili.

La Farnesina. Presenta dissesti e sconnessioni legate agli alberi presenti sul ciglio della carreggiata l’intero tratto di viale Paolo Boselli, la strada che costeggia lo stadio dei Marmi e poi l’Olimpico, ossia uno degli accessi chiave per chi deve recarsi ad assistere alle partite di Lazio e Roma.

Nella stessa situazione versano le strade che collegano lungotevere Armando Diaz all’ingresso della Tangenziale. Siamo in questo caso alla destra del ministero degli Esteri, fra via Antonino di San Giuliano e via dei Colli della Farnesina.

L’Aurelia. Una situazione di particolare pericolo si registra nel tratto di circa duecentocinquanta metri della via Aurelia, all’altezza dell’Aurelia Hospital e della Stazione Fs in direzione del centro, per l’asfalto rialzato dalle radici dei pini che costeggiano la consolare.

Qui anni fa un giovane perse la vita in moto proprio dopo essere stato tradito dalle sconnessioni della strada, ma ci sono stati anche incidenti più recenti. Questo tratto dell’Aurelia è fra quelli segnalati dalla polizia municipale agli uffici del dipartimento Simu del Comune affinché vengano effettuati interventi urgenti di manutenzione.

Per rimettere in sicurezza le strade dall’asfalto rialzato occorrerebbe un intervento urgente. L’abbassamento dei limiti di velocità a 20-30 chilometri orari è una misura accettabile soltanto per brevi periodi, per permettere l’esecuzione di lavori stradali o per un’emergenza improvvisa, e non invece una misura «di lungo periodo».

Limiti di velocità così bassi non sono infatti concretamente osservabili. Il loro vero scopo sembra soltanto essere quello di cercare di salvaguardare gli amministratori locali da possibili chiamate di responsabilità da parte del giudice.

In sostanza in caso di incidente con feriti, o ancor di più in caso di decesso di uno scooterista, al danno indirettamente arrecato ai cittadini si vuole aggiungere anche la beffa della «non perseguibilità».

Intanto mercoledì, intorno alle 11.30 sulla via Cassia, è andato a fuoco il 21° autobus dall’inizio dell’anno. Il conducente del mezzo dell’Atac ha prontamente aperto le porte e fatto scendere i passeggeri ma per domare le fiamme si è dovuto attendere l’arrivo dei Vigili del Fuoco.

Vincenzo Fratta

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