PIANETA STAZIONI

La Polfer sulle tracce
di «Bonnie&Clyde»

 

Riprendiamo dopo la pausa estiva la rubrica «Pianeta Stazioni» nella quale vogliamo raccontare i fatti di cronaca che riguardano le stazioni ferroviarie di Roma.

Innanzitutto Termini, snodo ferroviario che potremmo definire il cuore pulsante della città, con delle problematiche non facilmente risolvibili nonché teatro di grandi contraddizioni la stazione Termini, dove le vite di professionisti che viaggiano in business class si intersecano con le disperate storie di vita dei disperati, di chi, in questo enorme e trafficatissimo calderone, ha deciso di passare il resto della propria vita. Un pugno nello stomaco, un biglietto da visita che non fa certo onore alla bellezza di questa città.

Poi la stazione Tiburtina, destinata a crescere di importanza con le trasformazioni urbanistiche che attendono la zona.

Il lavoro straordinario della Polizia Ferroviaria fa sì che l’illegalità diffusa che si è sviluppata intorno alle stazioni non impatti in modo consistente sia sui viaggiatori in transito sia su chi frequenta le immediate vicinanze dei due scali.

A BORDO DI ITALO
Iniziamo con l’arresto ai danni di un cittadino della Guinea di 20 anni, avvenuto all’interno della stazione, per i reati di resistenza, lesioni e possesso di oggetti atti ad offendere. Questo «gentiluomo» straniero, dopo essersi introdotto a bordo di un treno Italo sprovvisto del regolare biglietto, quando è stato invitato a scendere dal convoglio dagli agenti intervenuti, invece di scendere si è scagliato contro gli stessi, sferrando loro calci e pugni.

Durante la difficile fase concitata degli eventi il giovane cercava, più volte, di afferrare qualcosa dall’interno del proprio giubbotto, un qualcosa che poi si è rivelato essere un coltello di 23 centimetri. Nel corso della colluttazione due agenti Polfer sono rimasti feriti ed hanno avuto rispettivamente 7 giorni di prognosi. Lo straniero è stato condannato a 9 mesi ed immediatamente tradotto presso il carcere di Rebibbia.

BONNIE&CLYDE «DE NOANTRI»
Si tratta di una coppia di ladri formata da una cittadina francese di 26 anni e da un algerino di 27. I due sono stati notati dagli agenti Polfer mentre scrutavano con fare sospetto all’interno degli abitacoli delle auto in prossimità della Stazione.

Visto l’atteggiamento hanno deciso di seguirne le mosse. E il fiuto degli agenti ha avuto ragione. Poco dopo infatti gli stranieri sono entrati in azione, mentre uno è rimasto fermo facendo il palo, l’altro si è introdotto all’interno di un furgone in sosta, impossessandosi di un telefono cellulare. Immediatamente raggiunti e bloccati sul fatto dai poliziotti, i due sono stati arrestati e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Raccontare la Stazione Termini la sera sembra (passatemi il termine) di fare dei reportage in zone di guerra, Fuori della Stazione Termini la sera è cruda, è sorda, è cieca, è dura, un occhiata di troppo e te la rischi di brutto, i disperati che ne vivono ai margini preparano i giacigli per passare la loro ennesima notte all’addiaccio, storditi di vinaccio di pessima categoria, ma anche accorti a non farsi depredare nel sonno di quel poco che hanno, perché succede anche questo tra disperati. Una lotta per la sopravvivenza, non fanno programmi gli invisibili di Termini, l’importante è arrivare al giorno dopo, domani è un altro giorno e si vedrà…

Marco Biccheri

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