SICUREZZA

Insieme ai «goccioloni»
piovono tronchi

 

Commentando il gran numero di tronchi e rami caduti intorno a Ferragosto ci eravamo interrogati su quanto potesse crescere l’emergenza alberi in città con l’arrivo dei temporali autunnali. Con il maltempo del 28 e 29 ottobre l’abbiamo visto: con il vento e l’acqua è venuta giù una pioggia di legname, stimata tra i 250 e i 500 tra tronchi e rami.

L’intensità del vento e delle precipitazioni attenuano soltanto di poco le responsabilità dell’amministrazione comunale per l’incuria in cui versa il verde cittadino.

Gli alberi dovrebbero essere potati preferibilmente ogni anno, ma ciò non avviene da molti anni. Così i rami crescono troppo, indebolendosi e rendendo i tronchi instabili.

Le essenze più grandi per età e dimensione dovrebbero inoltre essere periodicamente sottoposte ad un esame di stabilità. Con i moderni apparecchi si riesce a verificare se all’interno dei grossi tronchi siano presenti «carie», ossia buchi in grado di minare la stabilità degli stessi. Ma in Campidoglio probabilmente nessuno se ne è mai preoccupato.

Non è stata neppure effettuato il cosiddetto censimento del verde cittadino, annunciato più volte come imminente dal sindaco Raggi. Un discorso a parte, che esula dal problema specifico che qui stiamo affrontando, è lo stato di abbandono in cui versano i parchi cittadini, Villa Pamphili e Villa Ada in testa.

Presentiamo qui una selezione degli alberi caduti in città il 28 e il 29 ottobre, raccontata dalle foto che abbiamo reperito sul web. E due brevi video con la caduta in diretta di un Pino e dei danni causati da un grosso albero: La cadutaIl Grantronco. Le vie non sono indicate ma i lettori potranno riconoscere le zone dei loro quartieri.

Marco Scauro

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