EMERGENZA ALBERI/4

Il Secondo Municipio
si rivolge al Prefetto

 

Il crollo più pericoloso registrato martedì 21 agosto nell’ormai quotidiano «bollettino» delle cadute di alberi a Roma, è il tronco crollato su ponte Risorgimento. Buona sorte ha voluto che non colpisse nessuno dei turisti diretti a piazza Navona, generalmente numerosi nei dintorni del semaforo che regolamenta l’attraversamento pedonale del lungotevere.

Il dato più importante è tuttavia la decisione della presidente del Municipio II, Francesca del Bello, di rivolgersi al Prefetto di Roma per denunciare lo stato di pericolo per la popolazione, determinato dalla dimensione del fenomeno della caduta di alberi nel territorio da lei amministrato.

«Nel Secondo Municipio – ha dichiarato la presidente al Corriere della Sera – si sono verificati quattrocento episodi tra caduta di alberi e distacchi di rami, che hanno messo in serio pericolo la pubblica incolumità. Inoltre cumuli di rami e tronchi giacciono a terra rischiando di trasformarsi in pericolosi roghi o piccole discariche. Ci siamo rivolti all’ente superiore perché abbiamo visto che il Campidoglio era sprovvisto per affrontare questa emergenza. E l’abbiamo fatto dopo il temporale che ha messo in ginocchio via Lanciani perché abbiamo rilevato come i temporali di questi ultimi due mesi hanno messo a rischio il verde di tutto il nostro territorio».

La decisione del Municipio è appropriata, in quanto il Prefetto è il funzionario governativo responsabile della sicurezza dei cittadini e dell’ordine pubblico. Vista la palese inerzia o incapacità dell’amministrazione comunale di far cessare la situazione di pericolo per l’incolumità dei cittadini spetta a lui assumere l’iniziativa.

Il Municipio II che si estende dai Parioli al Flaminio, da San Lorenzo alla Tiburtina comprende otto ville storiche sulle diciassette in totale di Roma e due ville di pregio come il parco Nemorense e il parco Caduti del ’43 a San Lorenzo. Secondo un calcolo approssimativo è dotato di circa ventimila alberature. Nella sede municipale di via Tripoli si sta anche pensando di rivolgersi alla magistratura per accertare le eventuali «omissioni» in relazione agli interventi e anche «alle risposte non date».

Il grande appalto di 9 milioni per il verde, con gara europea, secondo l’assessore municipale all’Ambiente, Rino Fabiano, «avrebbe partorito solo un investimento pari a 3 milioni per tutti i Municipi divisi in 10 lotti. Da noi è stata incaricata la ‘BG ambiente’ che procede in relazione alle emergenze rappresentate dai crolli che si verificano. Ma non ci ha mai fornito contezza di interventi risolutivi su grandi alberate, né comunica il lavoro quotidiano che fa». «Il monitoraggio» delle alberature di cui tanto si parla in Campidoglio sarebbe dunque soltanto «una favola con cui si tiene in ostaggio Roma».

Vincenzo Fratta

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