Qualche giorno fa, un ragazzo che risaliva via Mario Fani, arrivato all’angolo con via Stresa si è trovato faccia a faccia con un grosso cinghiale che procedeva nella direzione opposta.
Il giovane ha sussultato per la sorpresa e con un balzo in avanti ha evitato il contatto con l’animale che proseguiva impassibile il suo cammino.
La scena viene immortalata con il telefonino dal passeggero di un auto che stava riprendendo il cinghiale che scendeva per via Stresa. Postata su Facebook, la breve clip è stata riproposta dal Corriere della Sera e rilanciata su decine di pagine del social media.
Nei mesi scorsi gruppi di cinghiali, composti da due-tre adulti e otto-dieci piccoli scorrazzavano quotidianamente nella zona compresa tra via della Camilluccia, via Mario Fani, via Sangemini, via Guido Alfani, via Blumenstihl, via dei Giornalisti, via Igea e via Trionfale.
Nelle ultime settimane invece non ci capita più di incontrare gli animali in gruppo ma soltanto alcuni animali adulti. In questo periodo invernale gli animali sembrano meno interessati alla passeggiata in quartiere.
Rincasando nel Parco dell’Insugherata
Il mio ultimo «incontro» è stato qualche giorno fa, quando tornando in auto da un supermercato su via del Forte Trionfale ho girato intorno a tre grossi cinghiali che stazionavano sull’aiuola circolare in cima a via Sappada.
Il cinghiale incontrato dal ragazzo all’angolo di via Stresa stava probabilmente «rincasando». L’auto non l’ha seguito e così non sappiamo se per raggiungere il Parco dell’Insugherata si sia infilato nell’area verde di via Passo del Pordoi, adiacente uno degli ingressi alla Galleria Giovanni Paolo II, oppure abbia fatto il «giro lungo» percorrendo la salita di via Sappada e il tratto di via del Forte Trionfale.
Visto il numero di piccoli che nei mesi scorsi girovagavano per il quartiere, per la prossima primavera c’è il rischio che il fenomeno, inaccettabile per una grande città, cresca in maniera esponenziale.
Vincenzo Fratta
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