LA PALAZZINA DI VIA TICINO

Demolito un angolo
della Roma liberty

 

Nell’indifferenza dell’amministrazione di Roma Capitale e della Soprintendenza ai Beni Archeologici è iniziata nei giorni scorsi la demolizione di un villino del 1930 in via Ticino, nel quartiere Coppedé, la meravigliosa zona liberty della capitale. Al suo posto sorgerà un palazzina moderna che risulterà un corpo estraneo rispetto agli altri edifici di questo angolo di città.

Prima Vittorio Sgarbi poi Italia Nostra hanno chiesto con veemenza sia alla Soprintendenza sia al Ministero dei Beni Culturali di fermare la scempio. La demolizione altererà per sempre la visione unitaria e d’insieme del contesto in cui l’immobile è collocato, un vero sfregio ad un pezzo di storia della città eterna.

Purtroppo però questa grave violenza estetica potrebbe non essere la sola in quanto molte aree della città sono prive di tutele come per esempio la zona dei villini del Nomentano o addirittura per alcune aree del centro storico. Fermare questa demolizione e cercare di vincolare alcune zone di importanza storica, culturale ed artistico della nostra Capitale dovrebbe diventare un elemento prioritario per il sindaco Raggi. Diversamente il rischio di veder modificare e alterare per sempre la visione di un ambito di paesaggio urbano potrebbe diventare una triste realtà.

Molte voci si sono levate sulla stampa e sui social network per sottolineare come sindaco di Roma sarebbe dovuto intervenire per trovare con la proprietà dell’edificio un percorso più consono a garantire l’interesse più generale del patrimonio artistico cittadino.

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