BENI ARTISTICI

L’addio al nubilato
nella fontana del Bramante

I turisti stranieri, che nei loro Paesi di provenienza, soprattutto del nord Europa, hanno fama di essere molto educati e rispettosi delle regole di buon vivere civile, quando arrivano a Roma, sembrano allentare i loro freni inibitori e diventare dei «nuovi barbari». Ci riferiamo all’assalto continuo alle fontane storiche della città, trasformate secondo le dimensioni in piscine o vasche per pediluvio, delle statue cavalcate per i selfie ricordo, delle scalinate del Campidoglio e Trinità dei Monti usate come base per il picnic.

Tra le tante foto dell’assedio ai nostri monumenti che i giornali e i social network riportano ormai quotidianamente è di ieri l’immagine di una tedeschina, futura sposa con tanto di velo, che entra dentro la fontana di Santa Maria in Trastevere. Un capolavoro del 1500 realizzato da Bramante e poi perfezionato da Bernini e Fontana. Attorno le amiche divertite pronte a immortalare con uno scatto quei giorni di festa: un addio al nubilato speciale, a Roma, tutte insieme. Per arginare il fenomeno il Sindaco Virginia Raggi ha emanato il 12 giugno un’apposita ordinanza con l’esplicito divieto del bagno nelle fontane e di un’altra serie di proibizioni a tutela del patrimonio monumentale della Città e del decoro urbano, che prevede multe fino a 240 euro.

Purtroppo però mancano i vigili urbani per farla rispettare e per elevare le sanzioni. Per rimediare non è stato fatto ancora niente, nonostante sia stata annunciata dall’assessore capitolino al Commercio, l’istituzione di uno specifico raggruppamento di «polizia turistica», con una dotazione di 70 uomini, la cui operatività sarà concentrata nei due Municipi del centro.

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