STEVE BANNON AD ATREJU

Una rete dei sovranisti
per vincere in Europa

 

Il momento di maggiore interesse di Atreju2018, il meeting di Fratelli d’Italia che si è svolto il 21 e 22 settembre all’Isola Tiberina a Roma, è stato sicuramente l’intervento dell’americano Steve Bannon. L’ex stratega della campagna elettorale che ha portato Trump alla presidenza degli Stati Uniti sta girando l’Europa per promuovere un contenitore politico The Movement che ambisce a riunire i movimenti sovranisti e conservatori in crescita nel Vecchio Continente, con l’obiettivo di vincere le elezioni europee della primavera del prossimo anno.

Intervistata domenica da Lucia Annunziata a «1/2 ora in più», Giorgia Meloni si è detta pronta ad aderire al nuovo contenitore politico per la Destra.

La presenza di Bannon ad Atreju ha significato per la leader di Fdi offrire ai militanti e ai sostenitori di comprendere «la dimensione dei rapporti internazionali che stiamo costruendo» e l’importanza di mostrare alla platea di Fdi «che ci sono delle grandi questioni che hanno molto spazio nella cultura internazionale» e quanto «le nostre idee siano diffuse».

Dal canto suo Steve Bannon si è detto onorato della sua presenza all’evento di Fratelli d’Italia e dopo aver spiegato che The Movement «non è un partito ma un coordinamento per mettere a disposizione dei movimenti populisti europei sistemi di comunicazione, sondaggi, analisi di opinione e tutti gli strumenti necessari per vincere le prossime europee» ha proseguito così il suo intervento:

«Sarò spessissimo in Europa, non per indicarvi una strada che conoscete benissimo da soli, ma per darvi alcune armi per combattere lo strapotere delle élites e dei partiti al loro servizio. Sarò al fianco della Meloni, di Salvini e degli altri populisti europei, come lo sono stato di Trump, per difendere insieme i nostri popoli.

Noi combattiamo per la classe operaia, per i giovani e per la classe media che le banche internazionali, le multinazionali e le élites, tramite la globalizzazione vogliono uccidere. Loro sono il partito del demonio e non si fermeranno davanti a nulla per distruggerci, hanno tutti i media, hanno tutti i gangli del potere vero dello stato, hanno l’odio. Faranno di tutto per distruggere i nostri leader. Ma noi abbiamo il popolo e dobbiamo combattere per difenderlo, dobbiamo difendere gli operai e i giovani, dobbiamo difendere la Tradizione, la nostra cultura, i nostri diritti, i nostri confini. Le armi di distruzione di massa non sono quelle inesistenti che cercava Bush, ma stanno a Wall Street e nella City di Londra. La rivoluzione è iniziata. E lotteremo fino alla fine.

Siamo a Roma, la culla della civiltà, e anche se ho imparato il latino traducendo Cesare, io vi dico che il nostro modello non è Cesare, ma i Gracchi, Tiberio e Sempronio Gracco. I difensori del popolo».

Vincenzo Fratta

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