IL DIVERSO PESO DELLE NOTIZIE/2

Tv e giornali scatenati
dopo il caso Traini

 

È una campagna elettorale veramente anomala. Forse il breve tempo che ci separa dal voto. Forse lo sgretolamento delle certezze. Segno dei tempi moderni e della velocità. Tutto è veloce altrimenti è vecchio. Un mega anzi cento. Macché, meno di mille o non se ne fa nulla!

In questa corsa al rialzo la nebbia si cala sulle menti. È la scomparsa degli ideali. Gli schieramenti si fronteggiano. Sembra un ballo in maschera alla corte di Versailles. Ma non siamo in Francia. Siamo in Italia e stiamo affondando veramente. Non è un carnevale veneziano! Il tricolore va difeso. Il patriottismo risorgimentale va rinnovato. Gli italiani sono più patriottici di quel che si pensi. È palpabile anche per le strade, nei bar, sotto ai caschi delle parrucchiere.

È per questo che ha fatto scalpore vedere una bandiera dell’Italia associata ad un balordo esaltato. Dire che sia un leghista è una fake news. È strumentale. È elettoralmente annotato dai fautori del disastro migratorio in modo tanto rozzo quanto lo possono essere state le scellerate scelte politiche che hanno ridotto la nostra Patria ad una terra di nessuno dove la Giustizia è del ladro, dell’assassino, del violento e del truffatore. La nostra povera Nazione è sofferente come lo sono i suoi figli disperate vittime per una Giustizia ingiusta e tardiva.

Allora qualcuno, debole ed accecato da altri problemi, può commettere anche atti gravi e sconsiderati. Di chi può essere la colpa? Di chi non ha governato il paese, la politica economica, i rapporti con l’Europa, da chi si è fatto sopraffare da interessi più grandi del bene comune.

Il popolo italiano è spaventato, impoverito, sconsolato, pessimista e triste, quindi a volte aggressivo come un felino messo all’angolo. Come si risolve? Ripristinando la legalità, fermando i trafficanti di esseri umani, arrestando i trafficanti di droga, mettendo in galera i ladri. Certezza della pena. Basta sconti, giudizi abbreviati, prescrizioni ad orologeria.

Poi si potrà pensare ad integrare chi vive nel nostro paese rispettando le regole, formando stranieri ed italiani, insegnando la convivenza ed il rispetto già nella scuola, attraverso i media. Si potrà generare, rafforzare, preservare la consapevolezza di essere Italiani e quella di essere ospiti graditi e fraternamente integrati per gli stranieri, finalmente.

Lino Rialti

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