GLI INCIDENTI A NAPOLI E A ROMA

Scoppia la protesta
contro il nuovo Dpcm

Scontri a Napoli e Roma per le parole di De Luca e il nuovo Dcpm

 

A Napoli e Roma va in scena la protesta dopo il lockdown chiesto e imposto dal governatore Vincenzo De Luca prima e dal Governo poi.

Scontri a Napoli. Gli incidenti di domenica davanti alla sede della ConfindustriaIl questore di Napoli Alessandro Giuliano ha definito questi comportamenti come criminali. Si assiste a scene di guerriglia urbana in via Santa Lucia a Napoli, davanti al palazzo della Regione Campania.

A Roma il centro è preso di mira da militanti di estrema destra che protestano il proprio dissenso verso le nuove restrizioni volute dal Dpcm.

I manifestanti scesi in piazza contro le restrizioni anti Covid, tutti con il volto coperto dalle mascherine, sono riusciti a superare lo sbarramento delle forze dell’ordine e in centinaia hanno lanciato petardi e acceso fumogeni davanti al palazzo, mentre i militari hanno risposto con un fitto lancio di lacrimogeni.

A Napoli la gente ha protestato con cori contro De Luca e striscioni a tutela del lavoro, che molti hanno perso nei mesi della chiusura nazionale voluta dal Governo lo scorso marzo. Dal corteo sono partite anche pericolose bottiglie di vetro contro il muro degli agenti, un centinaio, in tenuta antisommossa.

Uno dei razzi dei manifestanti è finito in mezzo ai curiosi che su via Santa Lucia assistevano alla scena.

Due filmati degli scontri a Napoli

Bilancio di paura e di sconcerto, ma fortunatamente nessun ferito nelle due grandi capitali italiane. Due video di Fanpage danno bene l’idea degli scontri a Napoli durante la notte di sabato e nel pomeriggio di domenica.

Nuovi scontri si sono verificati domenica pomeriggio dove i precari del sindacato Sì Cobas, lavoratori dello spettacolo, disoccupati e studenti, hanno manifestato per chiedere misure sociali prima del lockdown.

Dopo aver tirato uova e vernice contro la sede di Confindustria, i manifestanti hanno tentato di partire in corteo verso Piazza Plebiscito. A quel punto è partita una prima carica delle forze dell’ordine a cui i manifestanti hanno risposto con lancio di bottiglie e bombe carta. I poliziotti hanno tirato diversi lacrimogeni per disperdere la folla.

I manifestanti si sono rifugiati nel vicoli del quartiere Chiaia per poi ricompattarsi in piazza Amedeo. Qui sono state erette barricate con i cassonetti dei rifiuti. Le forze dell’ordine sono arrivate in massa nella piazza e solo dopo una lunga trattativa è stato concesso ai manifestanti di proseguire in corteo verso il lungomare e disperdersi.

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