SALVINI AL MEETING DI ATREJU

Con il Centrodestra
solo accordi locali

 

Sabato mattina all’Isola Tiberina, sotto un sole cocente, un gazebo pieno di militanti di FdI e giornalisti seguono l’intervista di Mentana a Salvini. Un ministro degli Interni che si lascia sfuggire una «gaffe» rispondendo a Mentana che lo «riprende» prontamente «hai mai visto un presidente del Consiglio in carica che si augura che il governo cada presto… ho firmato un contratto per 5 anni, le promesse le mantengo».

Sempre sicuro di se, è sempre bravissimo a parlare alla «pancia» degli italiani, elude magicamente le domande con risposte volutamente non risposte, ma slogan.

Così il reddito di cittadinanza diventa reddito di «divananza». Poi divaga parlando del mestiere di politico e infine fa una profezia sulle prossime europee dove, secondo Salvini troveremo insieme «popolari e populisti… alla Orban e non alla Junker». E ancora una frase infelice a proposito del Decreto migranti-sicurezza «vi dò uno scoop: dopo l’approvazione ci sarà allarme dell’Onu, dell’Ocse, dei boy scout, della Croce Rossa, bianca, verde, dei vegetariani, dei vegani e degli animalisti perché limitiamo i diritti».

Salvini ad Atreju non piace molto alla platea quando si dichiara fedele ai Cinque Stelle, anche se afferma di apprezzare unicamente Di Maio (il resto mah) e afferma che con Fratelli d’Italia e Forza Italia farà soltanto accordi locali. Non manca qualche applauso, ma complessivamente un Salvini che non convince.

Ernesta Cambiotti

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