PAURA E FERITI A TORINO

Due boati scatenano
il panico fra la folla

https://youtu.be/499-VoELw4M

Decine di migliaia di persone, in piazza San Carlo a Torino, stanno seguendo sul maxischermo la finale di Champions League. Prima un forte rumore provocato pare dallo scoppio di un piccolo petardo, subito dopo il terzo goal del Real, poi un secondo determinato dalla caduta del parapetto del parcheggio sotterraneo. Evidentemente il primo pensiero va subito all’attentato e tra la folla si scatena il panico incontrollato.

Il bilancio è molto pesante. Si parla di oltre 1.500 feriti, dei quali 10 in modo grave con 3 persone in coma farmacologico.

Prefettura e questura, con i carabinieri, hanno coordinato i soccorsi dei feriti e organizzato punti di raccolta per rintracciare i «dispersi». Il via vai delle autombulanze è proseguito fino a tarda notte. Due sciacalli sorpresi a rovistare negli zainetti lasciati a terra sono stati arrestati.

La maggior parte dei feriti ha riportato tagli in varie parti del corpo, determinati da cocci di vetro o pezzi di lattine, venduti in piazza nonostante il divieto e i controlli preventivi.

Nonostante piazza San Carlo sia il luogo comunemente utilizzato per la visione delle partite sui maxi schermi e dai tifosi della Juventus per i festeggiamenti per la vittoria degli scudetti, stavolta la conformazione della piazza, che non offre vie di fuga sufficientemente spaziose, ha mostrato tutti i limiti di un concentramento di folla stimato tra le 20 e le 40mila persone.

Il Real Madrid oltre a guadagnarsi sul campo il prestigioso trofeo europeo, vince anche nell’organizzazione della visione dell’evento nella sua città. I maxi schermi a Madrid erano stati infatti allestiti all’interno del Santiago Bernabeu, stadio di proprietà della società sportiva così come lo Juventus Stadium, nel quale si accedeva pagando un biglietto e superando gli opportuni controlli.

Vincenzo Fratta

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