L’OMICIDIO DI FOGGIA

Non trova la madre
e le uccide la figlia

Un trentasettenne Antonio Di Paola si è recato davanti alla casa della sua compagna in via Zuppetta a Ischitella nel foggiano e non trovandola ha sparato alla figlia quindicenne Nicolina Pacini uccidendola e poi si è tolto la vita.

Il colpo di pistola sparato in pieno viso a bruciapelo ha interrotto così una giovane vita mentre si stava recando alla fermata dell’autobus che l’avrebbe portata a scuola.

Il corpo senza vita dell’ex compagno della madre della ragazza è stato rinvenuto dai carabinieri nelle campagne in località «Callone», a pochi chilometri dal centro abitato di Ischitella.

Un episodio gravissimo ed inquietante per la assurda ferocia con cui è stato commesso, che ha sconvolto l’intera comunità del piccolo paese sul Gargano in provincia di Foggia. Un agguato vero e proprio, quello consumatosi, con la vittima attesa e poi bloccata alle spalle, e solo dopo il suo diniego a fornire notizie della madre il feroce epilogo.

L’aggressore sarebbe stato già segnalato agli organi preposti nei mesi passati e sottoposto anche a Trattamento sanitario obbligatorio (Tso). Una società sempre più violenta, nella quale oramai ogni logico schema di civiltà sembra aver ceduto il passo alle più amene profondità della follia, dove non alberga più il rispetto della vita ma il disprezzo per la stessa, o addirittura il sentirsi padrone di quella altrui.

Abbiamo bisogno di arginare una pericolosa deriva di violenza, attraverso un maggior controllo del territorio in ogni sua forma, non sottovalutando le richieste di aiuto delle tante vittime di violenza, che dopo poco purtroppo pagano con la loro stessa vita.

Gaetano Di Terlizzi

 

Nella foto di copertina: la casa di Ischitella dove viveva Nicolina Pacini.
Nella foto sopra: Donatella Rago, madre della ragazza uccisa.

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