CALENDA, RIZZO, CACCIARI

«Non ci piace quell’abbraccio
tra Pd e Cinque Stelle»

 

Tra le poche voci critiche che si sono levate da sinistra al Governo giallo-rosso spiccano quelle del «riformista» ex Pd Carlo Calenda e quelle del segretario del Partito Comunista Marco Rizzo. Perplesso anche il filosofo Massimo Cacciari.

Molto esplicito il tweet di Calenda del 5 settembre: «Di Maio agli Esteri rappresenta bene la nostra rinuncia ai valori di serietà e competenza». E ancora: «Le caselle dei ministeri diventano solo appagamento delle ambizioni individuali senza nessun collegamento con il bene del Paese. Punto» Poi, sempre sul rapporto con Il M5S specifica: «Di Maio ha vinto. Ha messo suoi fedelissimi in tutti i ministeri chiave e alla Pdc. Il M5S ha risuperato il Pd nei sondaggi e Conte lo rafforzerà ulteriormente. Non siate ingenui».

Ancora più duro il giudizio espresso sul governo giallo-rosso da Marco Rizzo in un’intervista ad Affari Italiani: «Di rosso mi sembra non ci sia proprio niente. Il partito democratico da tempo non è più un partito di sinistra, se con questa espressione intendiamo chi ha a cuore la difesa dei diritti dei lavoratori e delle classi popolari. Anzi è il partito delle banche, dell’Unione Europea, della fedeltà alla Nato, delle peggiori politiche antipopolari. Quindi nessuna illusione: questo governo parte con i peggiori auspici, sostenuto e voluto dai poteri forti. I margini di manovra delle forze politiche italiane in questo sistema sono ridottissimi».

Diverse le perplessità di Massimo Cacciari, esplicitate in un’intervista a La Stampa, che vede un rischio nell’estemporaneità con la quale si è formata l’intesa Pd-M5S. Secondo l’ex sindaco di Venezia «Occorre conquistare gli italiani altrimenti Salvini e tutto il centrodestra avranno davanti una prateria. La loro propaganda sarà martellante. E c’è alle porte la sfida più importante: le Regionali in Toscana e in Emilia-Romagna. Se Salvini vincesse in Emilia-Romagna, il giorno dopo il Pd si scioglierebbe come neve al sole». Il Conte Bis, prosegue Cacciari, sarebbe dovuto nascere soltanto dopo un accurato lavora preparatorio con tanto di iniziative di base per evitare il rischio di «mostrare agli italiani che si tratta di un’operazione di pura sopravvivenza del ceto politico, sia di qua che di là».

Pino Lancia

Nel video di copertina un eloquente scambio di opinioni tra Rizzo e il neoministro Gualtieri in un programma televisivo.

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