Il presidente della Sicilia Nello Musumeci ha deciso di dire basta agli sbarchi incontrollati di immigranti sulle coste dell’isola, ai centri di accoglienza superaffollati, alle continue fughe dagli stessi e dal conseguente aumento dei contagi da Covid-19.
La scorsa notte ha pertanto firmato un’ordinanza con la quale ha disposto il divieto di sbarco e lo sgombero di tutti gli Hotspot e dei Centri di accoglienza esistenti, chiedendo al Governo l’immediata attivazione di un ponte-aereo per il trasferimento delle persone sbarcate quest’estate in Sicilia, a cominciare da Lampedusa, la situazione più critica.
«Le regole europee e nazionali – scrive Musumeci sulla sua pagina Facebook – sono state stracciate. L’Europa fa finta di niente e il governo nazionale ha deciso, malgrado i nostri appelli, di non attuare i decreti vigenti e di non chiudere i porti, come invece ha fatto lo scorso anno con il decreto interministeriale Interno-Difesa-Trasporti.
C’è una colpevole sottovalutazione del fenomeno senza precedenti. Non si comprende quanto stia crescendo la tensione. Vogliono far diventare razzisti i siciliani, che sono il popolo più accogliente di tutto il mondo? Adesso se vogliono a Roma impugnino pure la mia ordinanza. Basta: abbiamo avuto fin troppo rispetto istituzionale su questa emergenza, ricambiato da silenzi, indifferenza e omissioni».
L’ordinanza, notificata oggi a tutte le prefetture dell’Isola e al governo nazionale, ha validità fino al 10 settembre e impone il «divieto di ingresso, transito e sosta» nella regione per «ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, comprese quelle delle ong».
Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha replicato all’iniziativa del presidente della Regione Sicilia specificando che «la materia è di competenza statale».
Non è un tono polemico quello del Viminale, che si affretta a precisare che quello della Sicilia è un tema caldo per il Governo e afferma di stare facendo di tutto per alleggerire la tensione sulla Sicilia e cita il nuovo invio a Lampedusa della nave Aurelia.
Mentre la destra plaude e la sinistra dà fiato alle sue lamentazioni c’è attesa per come evolverà questo ennesimo conflitto fra Regioni Governo centrale.
Pino Lancia