APPROVATA LA MODIFICA COSTITUZIONALE

Arriva la tutela dello Stato
per l’ambiente e gli animali

La tutela di ambiente e animali entra nella Costituzione Italiana

 

L’8 febbraio la Camera dei Deputati ha concluso l’iter per l’approvazione del Ddl di riforma costituzionale che sancisce la tutela dell’ambiente e degli animali.

La legge, dopo la promulgazione del Presidente della Repubblica, sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale e non potrà essere oggetto di referendum perché approvata dai 2/3 dei parlamentari in seconda convocazione.

L’articolo 9 è tra i 12 «fondamentali» che obbligano cittadini e organi di controllo al rispetto dei principi contenuti e incide direttamente sullo Statuto delle Regioni a Statuto Speciale e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano in materia di tutela degli animali.

Il testo modificato così recita: «La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali».

Fini sociali e tutela ambientale

Non solo, viene modificato anche l’art. 41 che sancisce che l’iniziativa economica privata non potrà più svolgersi in modo da danneggiare la salute e l’ambiente: «L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.

La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali».

Quindi la salute e l’ambiente dovranno essere, primariamente, tutelati da parte dell’economia, come la libertà e la dignità umana.

Conseguentemente le leggi, i programmi e i controlli, delle Istituzioni, in tema di iniziativa economica pubblica e privata, saranno indirizzate non solo per fini sociali ma anche per quelli ambientali.

Esultano ambientalisti e animalisti, ma le norme recentemente introdotte in materia di semplificazione, non cozzeranno con i principi che la modifica alla Carta Costituzionale ha inequivocabilmente, sancito?

Ernesta Cambiotti

 

 

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