PRESIDENZA RAI

Meglio un passo indietro
che un’impuntatura

 

L’impuntatura di Salvini sul nome di Marcello Foa alla presidenza della Rai porterà alla fine del Centrodestra. Non si capisce perché si deve dimostrare a tutti i costi di essere il più «forte», per dirla con le parole della lega, chi c’è l’ha più «duro». Forse si, ora Salvini vuol fare «l’Asso pigliatutto», ma è sbagliato.

La coalizione ha fatto un lungo percorso comune, seppure con dei distinguo e delle differenze, e sarebbe un grosso errore buttare tutto all’aria ora, mettendo fra l’altro in difficoltà le decine di amministrazioni comunali e regionali di Centrodestra. L’arroganza, in politica, nel medio lungo periodo non paga, a meno che non si è capaci di fare i miracoli che tutti si aspettano.

Che il cosiddetto «nuovo», sia arrogante e caparbio lo vediamo. L’esempio più lampante sono i Grillini, pronti a rinnegare, all’occorrenza, diversi principi cardine del movimento. Motivando il tutto con l’emergenza, certo, per buttare fumo negli occhi agli ormai sfiniti elettori.

Durante la campagna elettorale, nella quale io ho fatto la mia parte con una candidatura al Senato, in Umbria, con FdI, c’era entusiasmo e voglia di cambiare veramente, forti delle idee e dell’esperienza, perché quella sì che conta! Sugli errori, a volte si costruisce il futuro e noi eravamo pronti.

Io non so cosa pensano gli italiani, ma quello che vedo, la povertà assoluta e dilagante, mi spaventa. Non solo, ma porta alla cattiveria e all’intolleranza verso chiunque e verso ogni essere.

Da animalista, per esempio, vedo un «fastidio» crescente verso gli animali da parte di chi li ha sempre amati e rispettati poco, con episodi di violenza a dir poco raccapriccianti.

Da donna non posso non notare l’aumento dei femminicidi, degli stupri e delle violenze. Con l’aggiunta in molti casi di risvolti horror. Ma anche su bambini, anziani e disabili.

C’è una esplosione di ciber bullismo e ciber stalking, sui social. Il crollo dei valori, una decadenza sociale senza precedenti.

Insomma «il popolo è alla frutta». Senza soldi, senza lavoro, senza futuro… Gli errori della sinistra si vedono, si sentono, condizionano il pensiero: i migranti e la sicurezza, seguiti da un reddito minimo di sopravvivenza, ora sembrano gli unici rimedi a quella che possiamo definire la decadenza di una nazione gloriosa, che è stata la culla della civiltà e ora è il fanalino di coda dell’Europa e non solo.

Il mio è un appello accorato, pensiamo alla gente, in modo serio e costruttivo. Il potere serve a questo.

Ernesta Cambiotti

Nella foto di copertina: la sede Rai di viale Mazzini.
Nella foto a destra: Marcello Foa

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