REGIONALI ABRUZZO

Marco Marsilio
confermato presidente

Elezioni regionali Abruzzo. Marco Marsilio confermato presidente

 

Con il 53,5% dei voti Marco Marsilio si è confermato presidente dell’Abruzzo. Nelle elezioni regionali di domenica ha battuto il candidato delle sinistre Luciano D’Amico fermo al 46,5%.

Marco Marsilio ha staccato di 7punti lo sfidante D'Amico. Per la prima volta un governatore uscente è riconfermato in AbruzzoA completare il successo della coalizione di Centrodestra è il risultato delle liste a sostegno di Marco Marsilio che ottengono il 54,7% dei consensi.

Fratelli d’Italia è il primo partito con il 24,1% dei consensi, seguito da Forza Italia (13,4%), Lega (7,6%), Lista Marsilio (5,7%), Noi Moderati (2,7%) e Udc (1,2%).

Tra i perdenti bene il Pd con il 20,3% dei consensi, male il M5S (7%). Seguono Abruzzo Insieme (Italia Viva, Partito socialista e +Europa) con il 7,7%, Azione (4%), Abruzzo Vivo (3,6%), Riformisti e Civici (2,8%).

Le illusioni della sinistra seguite al successo di misura in Sardegna si sono dunque infrante sul buongoverno dell’esponente di Fratelli d’Italia in Abruzzo.

Giocando sul soprannome del vincitore si è scritto che il «campo lungo» ha prevalso sul «campo largo», che accanto a Schlein e Conte schierava anche Calenda, Renzi, Fratoianni e Bonino.

Senza far sua la battuta la premier Giorgia Meloni ha dichiarato che la coesione del Centrodestra è stata preferita dagli elettori al cartello elettorale messo insieme dalle opposizioni.

Il crollo dei Cinque Stelle

Particolarmente forte la batosta subita dai Cinque Stelle che perdono 75mila voti rispetto alle politiche del 2022. Un crollo che fa da contrapasso all’arroganza mostrata da Alessandra Todde, dal 25 febbraio la prima presidente grillina di una regione.

Favorita da una serie di circostanze (cambio del candidato del Cd, voto disgiunto e «handicap» da amministrazione di Cagliari) la Todde era riuscita a conquistare la Sardegna soltanto per una manciata di voti.

Non paga di una campagna elettorale giocata tutta sulla trasformazione dell’avversario sardo in un nemico metafisico, la neopresidente si era lanciata alla liberazione dell’Abruzzo, girando la regione insieme a Conte e Schlein.

Se volessimo giocare a ribaltare le boutade lanciate dalle sinistre dopo l’exploit in Sardegna potremmo dire che in Abruzzo si è infranto il tabù della riconferma del Governatore uscente — è la prima volta che succede in Abruzzo – e che sì anche il vento è cambiato. Non trasmette più agli elettori le mendaci narrazioni dei giornaloni portaacqua delle sinistre.

Nelle prossime settimane vedremo quale sarà il contraccolpo della sconfitta abruzzese sul campo largo delle sinistre. Nelle Regionali il programma il 21 e 22 aprile in Basilicata il Centrodestra ricandida il governatore uscente Vito Bardi, mentre Pd e MS5 non hanno ancora scelto. E fino ad oggi a Giuseppe Conte sembrano andare bene soltanto i nomi scelti da lui.

Vincenzo Fratta

 

Regionali Abruzzo. Netto il successo di Marco Marsilio e delle liste del Centrodestra

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