LIVORNO

L’alluvione fa sette morti
e quattro dispersi

Il maltempo che ha compito gran parte dell’Italia a Livorno ha assunto risvolti drammatici, con un bilancio provvisorio di sette morti e quattro dispersi. Si è trattato di un nubifragio di proporzioni eccezionali, 260 millimetri in due ore, quanto normalmente piove in due mesi. L’acqua ha spazzato la città, colpendo soprattutto la zona sud.

Quattro morti sono stati trovati in un appartamento seminterrato di via Nazario Sauro. Sono i componenti di una intera famiglia: padre, madre un bambino di quattro anni ed il nonno. L’edificio, non lontano dall’accademia navale, sarebbe stato investito da un vero e proprio muro d’acqua. Nei pressi scorre un corso d’acqua tombato la cui foce a mare è distante un centinaio di metri.

Un altro dei decessi si è verificato nella zona di Monterotondo-Montenero. In tutta l’area del livornese si sono registrate strade e stazioni ferroviarie allagate, frane e smottamenti. «Siamo in piena emergenza – ha detto il sindaco di Livorno Filippo Nogarin –. Una situazione del genere non era prevedibile in alcun modo. Il livello di allerta diramato dalla Protezione Civile Regionale nella giornata di ieri non era sicuramente quello massimo attestandosi su un livello arancione, rosso solo per la Liguria. Non era in nessun modo immaginabile pertanto che potesse verificarsi una catastrofe simile. Gli ultimi rilievi attestano che in sei ore sono caduti 200 millimetri di pioggia che hanno comportato l’esondazione di molti rii con un’ondata di acqua che ha letteralmente travolto la città, fatto crollare infrastrutture provocando smottamenti».

 

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