FRANCIA VS ITALIA

Le ipocrite accuse
di Macron

 

Il premier italiano Giuseppe Conte potrebbe annullare il viaggio di Parigi. Questa la situazione dopo le ipocrite accuse rivolte all’Italia dal governo francese. Nel mirino di Macron e del suo entourage, il provocatorio divieto di attracco posto dall’Italia all’Acquarius.

La nave Aquarius, un mercantile trasformato dalla Ong Sos Méditerranée in unità da ricerca e soccorso ha, nei giorni scorsi, raccolto 629 migranti e ora è in viaggio verso Valencia dopo l’autorizzazione della Spagna.

La posizione di Salvini di «alzare la voce» ed opporsi all’attracco è da leggere in una chiave politica. Sicuramente si è voluta richiamare l’attenzione sullo stringente problema migranti che l’Italia si sta sobbarcando in prima linea oramai da troppo tempo.

Il diniego italiano ha generato le scomposte dichiarazioni di Emanuel Macron e del suo portavoce: siamo stati etichettati come «irresponsabili» e autori di comportamenti «vomitevoli». Queste gravi affermazioni avrebbero convinto il presidente del Consiglio, d’accordo con i ministro Matteo Salvini, a cancellare l’appuntamento a Parigi, a meno di scuse ufficiali.

Verrebbe da dire un ovvio: da che pulpito viene la predica! Solo settimane fa si è sfiorata la crisi diplomatica quando una squadra di gendarmi francesi è sconfinata in territorio italiano alla caccia di migranti che avevano già respinto ma che temevano fossero prossimi a ritentare l’ingresso in Francia.

E comunque, senza entrare nella trita cronaca, parlano i numeri. Nonostante gli accordi firmati nel 2015 dai Paesi Ue sui ricollocamenti dei migranti – con quote stabilite dagli stessi Stati insieme al Consiglio Ue –, l’intesa è rimasta lettera morta: solo il 31,4% dei migranti approdati in Italia e Grecia è stato poi accolto in un altro Paese dell’Unione.

I dati forniti dalla Commissione Europea non lasciano spazio ad illazioni: Berlino ha accolto solo 10.282 migranti dei 27.536 per i quali si era impegnata. Ma proprio da chi partono le invettive più accese e dirompenti ci si aspetterebbe il massimo, invece la realtà è che sono gli ultimi della classe, infatti Francia e Spagna hanno accettato appena 4.944 e 1.358 richiedenti asilo, rispettivamente il 25,1% e il 14,6% di quanto stabilito dagli impegni europei. I tre stati europei hanno respinto in totale quasi 40mila persone (Nella foto: Migranti sgomberati dalla polizia a Calais).

Lo scontro tra Francia ed Italia era cominciato con la durissima dichiarazione di Gabriel Attal, portavoce del partito del presidente Emmanuel Macron che aveva definito «vomitevole» la decisione del governo italiano di «chiudere i porti alla nave della Ong piena di donne e bambini». Ma la misura si è colmata quando lo stesso Emanuel Macron ha definito come «irresponsabile» e «cinica» la posizione dell’Italia.

Palazzo Chigi a quel punto ha accusato il colpo (basso) ed ha risposto prima con il comunicato contro Parigi, «Non accettiamo lezioni ipocrite», poi la dichiarazione di sospendere ogni appuntamento con il presidente francese in attesa di chiarimenti. L’incontro di Parigi per venerdì si terrà quindi solo se il nostro premier riceverà una telefonata di scuse da Emmanuel Macron. Dagli ultimi della classe, di solito, non si copia e non si prendono lezioni.

Lino Rialti

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