DUE SCHIAFFI PER IL PD

L’addio di Grasso
e la riconferma di Visco

 

Sono giorni difficili per il Partito Democratico che incassa due pesanti colpi in rapida successione. Ieri il Presidente del Senato Piero Grasso ha dato l’addio al partito e oggi, a conclusione dell’iter previsto per la nomina, il Presidente della Repubblica ha riconfermato per sei anni Ignazio Visco come Governatore della Banca d’Italia, ignorando la contrarietà espressa da Renzi con la mozione fatta approvare nei giorni scorsi alla Camera.

Grasso ha spiegato la sua uscita dal Pd sottolineando che la circostanza «che il Presidente del Senato veda passare una legge elettorale redatta in altra Camera senza poter discutere, senza poter cambiare nemmeno una virgola è stata una sorta di violenza che ho voluto rappresentare». Aggiungendo poi che si è dimesso «dopo e non prima» dell’approvazione del cosiddetto Rosatellum «per rispetto delle istituzioni» e che ormai non si riconosce più nel Pd «né nel merito né nel metodo».

In sostanza il presidente del Senato fa capire di aver ingoiato tutto in silenzio per anni facendo buon viso a cattivo gioco perché il compito che gli è stato affidato è quello di rappresentare e difendere l’istituzione Senato. E spesso, come ha ricordato lui stesso in Aula rispondendo al M5S, «è più difficile restare che andare via».

Pino Lancia

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