CALO DEMOGRAFICO

Sempre meno italiani
in Italia

Meno italiani in Italia, tra calo demografico e immigrazione

 

A leggere i dati emersi dal convegno per i 30 anni dell’Ismu, la Fondazione Studi e Iniziative sulla Multietnicità, i fautori di una società indifferenziata senza più appartenenze e radici hanno a che brindare.

Meno italiani in Italia, tra calo demografico e immigrazioneIl numero degli stranieri che vivono stabilmente in Italia cresce sempre più e, visto il crollo demografico che affligge il Bel Paese, il loro aumento in percentuale è ancora più marcato.

Rispetto al 2002 ci sono oggi 1,4 milioni di italiani in meno (-3%) e 3,7 milioni di stranieri in più (+274%).

Se consideriamo il totale della popolazione, indipendente-mente dalla cittadinanza attualmente posseduta, possiamo affermare che l’11% ha un’origine straniera.

Siamo certo lontani dall’incubo della sostituzione etnica, ma la diminuzione degli Italiani in Italia appare una tendenza che sarà difficile invertire.

Non basterà coinvolgere il resto d’Europa nella gestione del fenomeno dell’immigrazione economica che spinge soprattutto dall’Africa, ne fermare il favoreggiamento agli scafisti mista all’attrattiva verso gli immigrati che le ong estere esercitano nel Mediterraneo.

Tutto questo è necessario, ma occorrono anche concrete politiche di sostegno alle giovani coppie perché siano nelle condizioni prima economiche e poi psicologiche per formarsi una famiglia e tornare a rendere possibile il naturale ricambio generazionale.

Ne saremo capaci? Voglio sperare di sì. Ma prima dovremo comprendere che, se non invertiremo la tendenza, in futuro l’Italia è destinata a diventare concretamente soltanto un’«espressione geografica».

Vincenzo Fratta

 

 

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