LA RIFLESSIONE

L’epidemia di Covid
accelera le diseguaglianze

Tra gli effetti del Covid, l'aumento delle diseguaglianze

 

Disuguaglianza, mai avemmo pensato di parlarne nel nostro Paese. E non perché in Italia siamo tutti uguali. L’elemento nuovo e scatenante di un fenomeno pericoloso socialmente, economicamente e costituzionalmente inconcepibile sono gli effetti del Covid, l’epidemia di Coronavirus che ci affligge dallo scorso febbraio.

Tra gli effetti del Covid, l'aumento delle diseguaglianzeOra, direte voi, che c’entra? C’entra sì. Il Covid-19 ha messo a nudo tutte le criticità presenti nel nostro Paese, dalla politica, alla sanità, alla scuola, all’economia, eccetera.

Insomma abbiamo scoperto che questo bellissimo «stivale» in effetti è proprio un «colabrodo».

A partire dal principio di uguaglianza che diventa subito disuguaglianza.

Pensate alla scuola con le lezioni a distanza. Pensate che tutti gli studenti siano uguali?

Mentre sui banchi di scuola, a prescindere dagli abiti firmati o meno che indossano o altri indici di ricchezza o povertà, la possibilità di apprendimento è uguale per tutti, mentre con internet e la rete non è così.

Ci sono zone non coperte, zone che hanno connessioni favolose, altre che lo sono a intermittenza, altre che ne sono completamente prive.

Non solo ma essere poveri, poverissimi, ricchi o mediamente benestanti fa la differenza in ogni settore o aspetto della vita di ognuno di noi.

Anche essere lavoratori dipendenti o autonomi fa la differenza.

Se da una parte abbiamo problematiche relative al livello di retribuzione, dall’altra abbiamo la difficoltà sempre più pressante di chi, quel lavoro non può e non potrà più garantirlo, con risvolti disastrosi per le proprie e altrui famiglie.

La politica, la burocrazia, i limiti e l’incompetenza di chi ha legiferato e amministrato hanno un peso enorme sulla situazione attuale.

Passato, presente e futuro sempre più interconnessi e preoccupanti. Una spirale devastante e forse incontrollabile.

A pagarne il conto sono i cittadini, come sempre, siano essi privati, imprese o professionisti.

Ma chi lo paga di più i malati, i disagiati, i bambini, gli anziani, le donne.

Per non parlare di ambiente e delle creature non umane.

Ci sono tutti i presagi di una vera catastrofe, da vedere se inizierà da quella climatica o da quella sociale…

Essere ottimisti è davvero difficile,

Ernesta Cambiotti

 

 

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