ITALIA ZONA ROSSA

#Iorestoacasa.
Le misure del Decreto Conte

Coronavirus: con Decreto Conte del 9 marzo l'Italia diventa un'intera zona rossa

 

Ebbene sì. Il Coronavirus, che alcuni avevano classificato come una «semplice influenza», ci ha messo in ginocchio e ha messo in ginocchio l’intero nostro Paese.

Coronavirus: Le principali misure per evitare il contagioHo visto la conferenza stampa di Conte. Un Presidente del Consiglio dei Ministri con un «ghigno» che non saprei definire, ha annunciato l’allargamento della «zona rossa» a tutta la penisola. Il Dpcm firmato ieri sera e pubblicato subito nella Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore stamattina.

È giusto rimanere a casa, come è giusto uscirne solo per motivi inderogabili e seri, ma questo provvedimento mette a nudo la natura dell’italiano medio: certe cose si fanno solo se vengono imposte e le trasgressioni sanzionate.

Ai più attenti, non saranno sfuggite le scene di ordinaria e irresponsabile «frenesia collettiva» degli ultimi giorni.

Ed ora abbiamo un isolamento forzato e generalizzato. Solo così, forse, il «mostro Coronavirus» verrà annientato.

Questo virus, sopravvive solo in un ospite umano e salta da un individuo all’altro direttamente o indirettamente attraverso le vie aeree, gli occhi, le ferite. Per la sua facilità di contagio e per le complicazioni polmonari risulta estremamente pericoloso.

Inoltre il sistema sanitario è al collasso, così come gli operatori; medici, infermieri e personale delle strutture sono stremati dall’eccessivo carico di lavoro. Non ci sono più posti letto, specie nei reparti rianimazione e malattie infettive.

Queste le principali misure per arrestare l’aumento dei contagi da Coronavirus:

  • Vietato ogni assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico;
  • Scuole di ogni ordine e grado chiuse fino al 3 aprile, così come musei, cinema, discoteche, pub, palestre, piscine. Chiusi gli impianti sciistici;
  • Negozi chiusi nei centri commerciali e strutture medio grandi, nei fine settimana ad esclusione degli alimentari e delle farmacie;
  • Bar e ristoranti aperti dalle 6 alle 18 a patto che riescano a garantire la distanza di sicurezza tra i clienti. In caso di violazione è prevista la sospensione dell’attività;
  • Asporto di cibo, ammesso solo evitando contatti;
  • Alla spesa può provvedere una sola persona per nucleo familiare.
  • Estetisti e parrucchieri, fisioterapisti in forma individuale con uso di mascherina e guanti;
  • Vietate riunioni, convegni, eventi e manifestazioni;
  • Sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici e privati. Sospeso anche il campionato di serie A;
  • Vietate le celebrazioni civili e religiose. Per i funerali previste le esequie al cimitero, con la presenza dei soli familiari.

Ci si può muovere solo per:

  • Comprovate ragioni di lavoro di lavoro (attenersi al tragitto casa-lavoro e compilare, in caso di controllo il modello di autocertificazione);
  • Ragioni di salute (ma non i caso di sintomi influenzali per i quali bisogna chiamare il numero verde regionale, o, in casi di urgenza il 112 o il 118);
  • Per necessità (quando, altrimenti, si rischia un danno grave per sè o per gli altri). Fare la spesa rientra in questa previsione.

Queste condizioni vanno autocertificate, con sanzioni pesanti in caso di dichiarazioni mendaci.

In caso di inottemperanza si applica l’articolo 650 del codice penale, inosservanza di un provvedimento di un’autorità: pena prevista arresto fino a 3 mesi o multa fino 206 euro e nelle ipotesi più gravi quella prevista dall’articolo 452 del Codice penale «delitti colposi contro la salute pubblica» che persegue tutte le condotte idonee a produrre un pericolo per la salute pubblica.

Sempre meglio della Cina, dove i trasgressori possono essere puniti anche con la pena capitale.

Intanto la borsa crolla (ieri Piazza Affari ha perso oltre l’11%, oggi in leggero rialzo) così come rischia di crollare tutto il sistema economico.

Sarà sufficiente pagare questo pesante prezzo per superare questo brutto momento?

Covid-19 si sta diffondendo, ora è presente in più di 100 paesi e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, pronuncia la parola Pandemia.

A noi non resta che restare a casa e magari pregare.

Ernesta Cambiotti

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