I BALLOTTAGGI
Genova e le altre città
al centrodestra

Il ballottaggio per l’elezione dei sindaci premia il centrodestra, punisce il centrosinistra e frena i pentastellati.

Per il centrodestra è storico il risultato ottenuto a Genova e La Spezia. Al centrodestra va anche Verona, L’Aquila, Catanzaro ed altri comuni minori. «E’ un risultato storico, il centrodestra ne faccia tesoro», è il messaggio, che Giovanni Toti, dopo il trionfo del «modello» che porta il suo nome in Liguria, manda ai leader di Fi, Lega e Fdi. Salvini twitta: «Sensazioni positive #andiamoagovernare» e Giorgia Meloni incalza, «uniti si vince, no perditempo».

Il centrosinistra conquista Genova, La Spezia, Catanzaro, L’Aquila, Pistoia, Lucca, Gorizia, Parma, Piacenza, Lodi e Sesto San Giovanni. Il centrosinistra, in affanno ovunque, incassa una sonora batosta, riuscendo a mantenere unicamente Padova, Lecce e Taranto.

I pentastellati frenano nella loro ascesa. Al primo turno erano fuori da tutti i Comuni più importanti. Al ballottaggio guadagnano la poltrona di Sindaco soltanto a Carrara, Fabriano, Guidonia e Ardea.

Federico Pizzarotti fa il bis alla guida di Parma presentando una lista civica.

Il dato che più mi ha colpito di questa tornata elettorale è stata l’affluenza alle urne. Su 4,3 milioni di aventi diritto al voto oltre la metà, più di due milioni di cittadini, hanno deciso di non andare a votare. L’affluenza media si è attestata al 46, 3 per cento, ovvero 12 punti in meno rispetto al primo turno. Solo in pochi comuni ha superato il 50 come all’Aquila, dove è arrivata al 52,6 o a Padova con il 57, 3.

Anche per i ballottaggi dunque il primo partito del Paese, che stravince queste elezioni amministrative, è quello degli astensionisti.

Questo mi fa pensare che i Cittadini non gradiscono i ballottaggi, non gradiscono una legge elettorale proporzionale, preferiscono un maggioritario con premio di governabilità, oltre chiaramente ad una classe politica capace di affrontare e risolvere i problemi. Basta con le narrazioni miracolistiche.

Gerardo Valentini

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