GUERRA DI SPIE

Ufficiale francese
arrestato a Napoli

Ufficiale francese in forza al comando Nato arrestato per spionaggio a favore della Russia

 

Sta tornando la guerra di spie? Sembrerebbe di sì visto che un ufficiale francese, di stanza in una base Nato a Napoli, probabilmente il Comando del Security Force dei Marines dove ha sede una base di sommergibili Usa ed il Comando delle Forze Aeree Usa per il Mediterraneo, che secondo l’accusa avrebbe fornito importanti informazioni top-secret ai russi.

Ufficiale francese in forza al comando Nato arrestato per spionaggio a favore della RussiaL’uomo, un Tenente colonnello dell’esercito francese, si trova attualmente in carcere a Parigi ed è chiamato a rispondere di reati gravissimi, anche se autorità non hanno diffuso l’entità e l’importanza dei documenti trafugati.

L’arresto sarebbe avvenuto una decina di anni fa dopo che sarebbe stato più volte visto in compagnia di uno 007 russo cui avrebbe passato informazioni che «potrebbero nuocere alla sicurezza dello Stato».

Ad ufficializzare la notizia il ministro della Difesa francese Florence Parly, che ai microfoni di una emettente parigina ha ammesso che «una procedura giudiziaria è in corso per attentato alla sicurezza».

Stando alle informazioni pubblicate dalla stampa transalpina la presunta spia francese lavorava al comando delle forze alleate che sorge vicino al capoluogo partenopeo dove vengono coordinate tutte le azioni strategiche per il sud dell’Europa. L’uomo, sulla cinquantina, è padre di cinque figli ed ha lontani ascendenti familiari russi, tali da permettergli di parlare la lingua di quel paese in modo corrente.

L’intervento dei servizi di sicurezza francesi 

Quando i sospetti si sono fatti più insistenti Parigi ha deciso che non si potevano più correre rischi di lasciar agire l’ufficiale traditore: «Il ministero delle Forze armate ha preso l’iniziativa – ha spiegato la Parly – di investire del caso il procuratore della Repubblica invocando l’articolo 40 del Codice di procedura penale». Un articolo in cui si prevede che qualsiasi funzionario o militare venga a conoscenza di un reato ne informi immediatamente l’autorità giudiziaria.

Immediatamente, la procura di Parigi ha aperto l’inchiesta e la Dgsi, i servizi per la sicurezza interna, hanno arrestato il militare sospetto.

Sul capo del presunto doppiogiochista pendono 4 capi d’accusa, il più grave dei quali «fornitura di informazioni a una potenza straniera», potrebbe costare all’ufficiale francese fino a 15 anni di carcere.

I casi di questo tipo in Francia, spionaggio a favore di potenze straniere e in particolare la Russia (o ai suoi tempi l’Unione Sovietica) sono piuttosto rari, non più di una decina sono venuti ufficialmente a galla dai tempi della Guerra fredda.

Ma proprio lo scorso luglio, due ex 007 sono stati condannati per tradimento a favore della Cina. Nel 2001, un ufficiale francese – anche in quel caso distaccato alla Nato – fu condannato per aver fornito nel 1998 informazioni alla Serbia sui raid della Nato contro il paese durante la guerra del Kosovo.

Fabrizio Di Ernesto

 

 

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