PRESIDENZA USA

La transizione è avviata,
tra le accuse di Trump

Avviata la transizione con il presidente eletto Joe Biden

 

«In America abbiamo elezioni libere e il risultato va rispettato, va onorato, perché gli americani non accetterebbero altro». Queste le parole di Joe Biden, del presidente eletto degli Usa, dopo che l’uscente Donald Trump ha avviato la transizione tra le due amministrazioni che avrà il suo apice il 20 gennaio con il passaggio ufficiale di consegne.

Avviata la transizione con il presidente eletto Joe BidenEreditando un paese profondamente spaccato l’esponente democratico nel suo primo discorso alla nazione da vincitore, tenuto a Wilmington, ha lanciato un appello all’unità di tutti gli statunitensi non solo per ricucire le fratture politiche ma anche per far fronte ad una crisi sanitaria ed economica senza precedenti.

A turbare il clima però le parole di Trump che ha incitato i suoi sostenitori in Pennsylvania a ribaltare l’esito del voto. «Dobbiamo ribaltare le elezioni», ha detto il tycoon parlando ai senatori repubblicani della Pennsylvania.

La sua voce arrivava da un telefonino sorretto dal suo avvocato Rudy Giuliani: «Queste elezioni sono state truccate», ha ribadito Trump, ispirandosi di nuovo a diverse teorie cospirative che finora non hanno trovato alcun riscontro.

Mentre la diatriba sulle elezioni continua, Joe Biden e il suo staff annunciano che la lotta al Covid-19 sarà alla base della sua azione politica.

«D’ora in poi sarà Covid ventiquattrore su ventiquattro, sette giorni su sette», sottolineano i collaboratori della task force anti-coronavirus del presidente eletto, che stanno già lavorando con la Casa Bianca, con le autorità sanitarie federali dei Cdc, con l’Istituto per le malattie infettive di Anthony Fauci e con i responsabili del progetto Warp Speed per la distribuzione dei vaccini, che Joe Biden vorrebbe fossero messi innanzitutto a disposizione di ospedali e scuole.

«Possiamo e dobbiamo superare l’attuale crisi insieme», l’appello rilanciato dopo aver ribadito l’impegno ad andare oltre la polemica politica e a lavorare contro la pandemia e, in generale, per il Paese in un clima il più bipartisan possibile, anche insieme ai repubblicani. Fino a non escludere la presenza di personalità del mondo conservatore anche all’interno della sua squadra di governo.

Un’ipotesi quest’ultima ribadita nella prima intervista tv rilasciata dopo le elezioni, e che rischia di creare i primi attriti con l’ala progressista del partito democratico. Tanto più che Joe Biden sembra chiudere invece le porte del governo a nomi del calibro di Bernie Sanders ed Elizabeth Warren: «Personalità così di peso è meglio che restino in Congresso» ha spiegato su Nbc.

Fabrizio Di Ernesto

 

 

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