STATI UNITI

Primo missile ipersonico
a Stelle e Strisce

Stati Uniti. Testato il primo missile ipersonico

 

Le armi ipersoniche sono il futuro della difesa, e così dopo la Russia anche gli Stati Uniti hanno testato con successo la prima testata di questo tipo che, secondo il Pentagono, avrà un ruolo importante nel futuro sviluppo di questo tipo di tecnologia.

Nelle armi ipersoniche gli Stati Uniti sono ancora indietro rispetto alla RussiaIl test è stato condotto dalla Marina Usa, che ha anche diffuso il video, in collaborazione con l’esercito; più nello specifico si tratta di un «glider» ovvero un modulo privo di motore, montato in cima a un normale missile balistico sparato su una traiettoria tradizionale.

Una volta rientrato nell’atmosfera, raggiunta la velocità ipersonica desiderata, il glider è stato sganciato per procedere, spinto dall’inerzia, fino a colpire l’obiettivo designato.

Nelle intenzioni del Pentagono il missile C-HGB dovrebbe essere operativo entro la fine dell’anno, tanto che la Difesa statunitense ha anche creato un’apposita war room ipersonica per studiare lo sviluppo della tecnologia e la base industriale per metterla in produzione.

I missili ipersonici sono progettati per il volo all’interno dell’atmosfera terrestre a velocità superiore almeno di cinque volte quella del suono. Sono difficili da individuare per il nemico, capaci di raggiungere in pochi minuti bersagli posti all’altro capo del pianeta, in grado di manovrare attraverso diverse altitudini, e impossibili da neutralizzare con i normali sistemi antimissile.

Su questo terreno però Washington è in netto ritardo visto che la Russia ha già testato i suoi missili mentre la Cina sta sviluppando due missili simili, uno dei quali dichiarato operativo l’anno scorso: il Df-Zf, un glider montato su un missile balistico a medio raggio, capace di raggiungere una velocità compresa tra mach 5 e mach 10, e come per il competitore russo, pensato per trasportare testate nucleari, ma anche per essere usato senza testata esplosiva.

La Russia è invece in grande vantaggio. Non solo si è già dotata di questi vettori, ma lo scorso anno nell’area del Volga, a circa 600 chilometri a sud-est della Mosca, ha installato il primo sistema radar Konteiner. Secondo i progettisti è in grado di tracciare il lancio di missili da crociera e ipersonici a quasi 2.000 miglia di distanza ed a breve dovrebbe posizionarne uno nell’enclave russa di Kaliningrad, tra la Polonia e la Lituania e con accesso diretto al Mar Baltico ed un altro nell’area dell’Artico.

Fabrizio Di Ernesto

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