Il 12 settembre scorso ha visto un massacro di delfini senza precedenti alle Isole Faroe, in Danimarca dove le acque marine sono diventate letteralmente sangue. Carcasse ovunque, 1.428, per la precisione!
Le immagini dei cadaveri ammassati sulla battigia di Skalabotnur, nell’isola di Eysturoy, sono il frutto di una tradizione secolare, incivile e crudele, quanto inutile.
I pescatori hanno catturato i delfini per poi ucciderli uno ad uno con il coltello, procurandogli una terribile agonia.
Sui social, lo sdegno.
Non mancano il dissenso della popolazione e la rabbia degli ambientalisti.
Auspichiamo che l’orrore perpetrato e ormai noto al mondo intero, segni la fine di una tradizione che non ha nessuna ragione di esistere, ma è solo una delle tante «vergogne» di una umanità sempre più in declino.
Ernesta Cambiotti