LIZ TRUSS NUOVO PRIMO MINISTRO

Ma a Letta il Regno Unito
sembra una dittatura?

Liz Truss è il nuovo Primo Ministro del Regno Unito

 

Il Regno Unito ha un nuovo Primo Ministro. Si tratta della 47enne Elizabeth «Liz» Truss, già ministro in quattro diversi dicasteri, che prende il posto dell’eccentrico Boris Johnson, sfiduciato dal suo partito e costretto alle dimissioni per il disinvolto comportamento tenuto nella primavera del 2020 mentre il Paese era in lockdown per l’epidemia di Covid19.

Nel discorso di commiato il premier uscente Boris Johnson si è paragonato a CincinnatoIl 6 settembre, giorno dell’avvicendamento, Johnson sia Truss si sono recati dalla Regina Elisabetta che li attendeva nel castello di Balmoral in Scozia. L’uscente per rassegnare le sue formali dimissioni e la seconda per ricevere l’investitura a premier.

Il commiato di Boris

Nel discorso di commiato Boris Johnson si è lamentato per la sua estromissione che ritiene ingiusta e inaspettata e, facendo ricorso alla storia di Roma Antica, si è paragonato a Cincinnato. Il politico che dopo essere stato costretto ad abbandonare il proprio incarico fu richiamato dal Senato per salvare la Repubblica Romana in pericolo.

La neo Primo Ministro ha cominciato il suo mandato con un breve discorso, approfittando di una tregua della pioggia che l’ha accolta al suo arrivo a Downing Street. La Truss dopo avere affermato che il Paese possiede le qualità necessarie a superare la «tempesta» che sta attraversando, ha elencato le sue priorità ed ha indicato i nominativi dei ministri del nuovo Governo.

Democrazia e presidenzialismo

Le regole della democrazia britannica ci inducono a fare un paragone con la realtà italiana, nella quale l’imminenza delle elezioni politiche ha riaperto il dibattito sulla possibile introduzione di un sistema presidenziale, in grado di dare al paese governi politici più coesi e stabili.

Riepiloghiamo quanto è avvenuto nel Regno Unito. Le ultime elezioni hanno assicurato la maggioranza al partito conservatore che ha indicato alla Regina il nome del premier. Johnson non è stato sfiduciato dal Parlamento ma ha perduto il sostegno del suo partito. È rimasto dunque in carica finché, attraverso un meccanismo di «primarie», i Tories non hanno individuato un nuovo Premier che è stato indicato alla Regima per l’investitura formale. La Truss forma il nuovo Governo senza dover chiedere la «fiducia» in parlamento, in quanto la maggioranza resta del suo partito fino al termine della legislatura. Tutto molto semplice e lineare ma lontano mille miglia da quanto avviene in Italia.

Ma non solo. La riforma costituzionale che verrebbe proposta per l’Italia da un Centrodestra vittorioso nelle elezioni politiche del 25 settembre, sarebbe un semipresidenzialismo alla francese con l’elezione diretta del Capo dello Stato. Una formula senz’altro molto più «garantista» delle prerogative parlamentari rispetto a quanto avviene nel Regno Unito.

Nonostante ciò, Letta e Conte gridano alla lesa maestà costituzionale. Riportando i loro ragionamenti al Regno Unito possiamo affermare che la sinistra italiana considera la più antica democrazia del mondo come una sostanziale dittatura.

Vincenzo Fratta

 

 

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