Il 2023 AL FEMMINILE

Le donne più influenti dell’anno
scelte dal Financial Times

Le donne più influenti del 2023 per il Financial Times: Margot Robbie

 

Ultimi giorni del 2023 ed è già tempo di bilanci e classifiche. L’anno sta per finire, siamo pronti a salutare il 2024. Con l’obiettivo di dare risalto al lavoro e ai successi al femminile le maggiori testate giornalistiche hanno stilato diversi elenchi di donne che hanno segnato il 2023.

Una delle classifiche stilate dal Financial Times si basa sulle segnalazioni effettuate da altre influenti «colleghe di genere». Le donne non hanno bisogno di premi Nobel, Oscar o Pulizter per sapere di poter cambiare il mondo. Hanno bisogno che il loro valore venga riconosciuto prima di tutto da altre donne come loro.

La classifica del Financial Times

Le donne più influenti del 2023 per il Financial Times: BeyoncéPer il Financial Times la classifica, che non segue un particolare ordine di valore, incomincia con Margot Robbie, protagonista del film Barbie della regista femminista Greta Gerwig. A segnalare il suo nome è l’attrice e sceneggiatrice Emerald Fennell, che della collega scrive: «Indossa il suo formidabile potere con tanta leggerezza e ne usa così tanto per potenziare gli altri».

Attestazioni di stima anche da parte di Oprah Winfrey per Beyoncé, che detiene il record di vittorie ai Grammy con 32 statuette e 88 candidature. «Nessuna descrizione può catturare la vera essenza dell’esperienza della velocità del suo talento di persona» spiega la conduttrice televisiva, rimasta folgorata dall’esibizione della popstar al suo Renaissance World Tour.

C’è la scrittrice Barbara Kingsolver che, secondo la collega Ann Patchett, ricorda da tempo ai lettori di aprire gli occhi «sulla crisi del pianeta, sulla povertà, sui miracoli del cibo e degli allevamenti».

C’è la stilista Phoebe Philo, già direttrice creativa di Chloé e Céline, che secondo Gabrielle Boucinha con la sua estetica minimalista «ha trasformato l’abbigliamento femminile», «dando priorità a ciò che le donne volevano dai loro vestiti e a come le facevano sentire», come dimostra la collezione di debutto del suo brand omonimo.

Tra le donne che hanno cambiato il mondo nell’ultimo anno non poteva mancare Fran Drescher, nota al pubblico per il suo ruolo ne La Tata, sitcom di successo anni ’90, tornata alla ribalta per avere guidato con fermezza 118 giorni di sciopero degli attori ad Hollywood. Scrive di lei la collega Lisa Ann Walter: «Quello che siamo stati in grado di ottenere con Fran al timone è semplicemente notevole. E ha fatto tutto questo con cuore, umorismo, determinazione, feroce protezione e amore. Conduce con amore».

Ursula von der Leyen e Olena Zelenska

Le donne più influenti del 2023 per il Financial Times: Ursula von der LeyenMenzione anche per Ursula von der Leyen, prima donna presidente della Commissione europea, ricordata dalla Segretaria al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen come «una leader la cui chiarezza di visione è superata solo dalla sua forza di volontà nel portarla avanti».

Nella categoria «eroi» è impossibile dimenticare Narges Mohammadi, premio Nobel per la Pace 2023 per il suo attivismo in Iran contro quella che lei chiama la «tortura bianca» che consiste nella privazione della libertà della donne attraverso l’imposizione del velo. Scrive di lei la scrittrice franco-iraniana Marjane Satrapi: «C’è solo una cosa più bella della libertà: la lotta per la libertà. E questo è ciò che la rende, per me, la persona più stimolante sulla terra».

Le donne più influenti del 2023 per il Financial Times: Olena ZelenskaDella first lady ucraina Olena Zelenska la prima ministra estone Kaja Kallas elogia «la sua attenzione ai dettagli e la sua capacità di ascoltare», che ne fanno «un simbolo globale di resilienza».

Mentre della tennista Coco Gauff, considerata l’erede delle sorelle Williams, Naomi Osaka ammira «la sua straordinaria personalità e il suo grande sorriso», oltre che il suo impegno al fianco del movimento Black Lives Matter e contro le leggi anti-Lgbt+ in Florida.

Tra le atlete Jenni Hermoso

Le donne più influenti del 2023 per il Financial Times: Jenni HermosoTra le atlete figura anche Jenni Hermoso, campionessa del Mondo di calcio e protagonista, suo malgrado, del bacio senza consenso strappatole dal dirigente sportivo Luis Rubiales. «Quello che ammiro di più — spiega Leah Williamson, capitana della squadra di calcio femminile inglese — è il modo in cui Jenni ha gestito la situazione. Avrebbe potuto fermarsi, minimizzare l’incidente e lasciar cadere la valigetta per proteggersi.

Invece, nonostante l’intensificarsi dell’attenzione dei media, ha continuato a fare ciò che sapeva essere giusto. Nella sua ricerca della giustizia, sta servendo le donne di tutto il mondo in modo che questo e altri comportamenti simili non si ripetano. Una leader non solo in campo, ma anche fuori dal campo».

Un’esperienza per certi versi simile a quella di Chen Chien-Jou, ex membro dello staff del Partito Progressista Democratico, che «ha raccontato di essere stata molestata sessualmente sul lavoro da un regista assunto dal suo partito. Con le sue parole coraggiose — scrive Chien Li-Ying —, ha abbattuto il divario tra la fantasia rappresentata nella serie tv e la realtà: una società in cui le molestie sessuali non erano riconosciute. Prima del suo post, nessuno si era fatto avanti con accuse di cattiva condotta sessuale».

Nell’elenco trovano spazio anche l’attrice di Bollywood Alia Bhatt; la girl group sudcoreana Aespa che ha spinto i confini del K-pop; la scrittrice nigeriana Lola Shoneyin; Marissa Mayer, già ad di Yahoo, prima donna ingegnera assunta da Google e oggi Chief Technology Officer di OpenAI.

Tra le donne più influenti del 2023 anche l’amministratrice delegata della General Motors Maria Barra; Janet Truncale, Ceo di Ye; la ministra delle Finanze svizzera Karin Keller-Sutter; la scienziata visionaria e imprenditrice biotecnologica Lisa Dyson, quarta donna afroamericana nella storia a conseguire un dottorato di ricerca in fisica teorica; Carol Tomé, Ceo di Ups.

E ancora: la dirigente giapponese Makiko Ono, ad di Suntory Beverage and Food; la ministra dell’Ambiente brasiliana Marina Silva; Marie-Claire Daveu, dal 2012 direttrice dello Sviluppo Sostenibile e delle Relazioni Istituzionali Internazionali del gruppo Kering; la diplomatica tanzaniana Elisabetta Maruma Mrema; la biochimica ungherese naturalizzata statunitense Katalin Karikó, vincitrice del Premio Nobel per la Medicina 2023 insieme a Drew Weissma per gli studi che hanno permesso lo sviluppo di vaccini a mRNA efficaci contro il Covid.

Le 102 donne del Corriere della Sera

Il Corriere della Sera tra le donne che hanno lasciato il segno nel corso del 2023 ne ha scelte 102. Non potevano mancare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, quarta donna più potente al mondo secondo Forbes, e la segretaria del Pd Elly Schlein: con loro al vertice, nel 2023, per la prima volta in Italia sia la maggioranza, sia l’opposizione sono a guida femminile.

Insieme a loro le leader europee: Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, Christine Lagarde, prima donna a presiedere la Bce, e Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo.

Ma ad aver segnato l’anno sono state anche intellettuali come Michela Murgia, sindacaliste come Fran Drescher, attiviste come Narges Mohammadi, premio Nobel per la pace imprigionata in Iran.

E, a proposito di Nobel, indispensabile citare l’economista Claudia Goldin, che ha studiato gli svantaggi sistemici che penalizzano le donne sul lavoro, e la biochimica Katalin Kariko, madre dei vaccini a mRna.

Poi atlete come Sofia Goggia e Federica Brignone, campionesse in competizione che sono da stimolo l’una per l’altra, e registe come Paola Cortellesi, che con C’è ancora domani ha riportato l’Italia al cinema con un’emozionante storia di forza femminile.

In questo 2023, però, hanno fatto notizia anche le donne costrette a subire atrocità. Quelle brutalizzate dai terroristi il 7 ottobre, quelle ostaggio di Hamas, quelle costrette a partorire sotto le bombe a Gaza. E quelle uccise da chi non rispetta la loro libertà, come Giulia Cecchettin insieme con la sorella Elena, che con le sue parole ha acceso un’ondata di indignazione — anche maschile — che nel nostro Paese non ha precedenti.

Maria Facendola

Lascia un commento