GUERRA IN UCRAINA

Che cos’è la superbomba
usata dai Russi

Perché i russi sono ricorsi alla superbomba Pab-1500b

 

La guerra in Ucraina vede l’affacciarsi di una nuova tecnologia distruttiva. I russi hanno usato per la prima volta una nuova potente bomba guidata/planante, Pab-1500b, del peso di 1,5 tonnellate, progettata per colpire obiettivi altamente protetti a una distanza fino a 40 km grazie ai suoi 1.010 kg di esplosivo ad alto potenziale. La bomba russa Pab-1500b

L’ordigno è stato usato qualche giorno fa nella regione di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina.

Lunga 5,05 metri con un diametro di 40 cm, la bomba può essere sganciata fino a 15 km d’altezza da un qualsiasi Caccia o Bombardiere in grado di portarla agganciata sui piloni alari o nella stiva.

La Pab-1500b viene liberata ad una certa altitudine (decisa dalla distanza dell’obiettivo) per poi planare verso il Bersaglio.

Il ricorso russo alla bomba planante

In realtà di tecnologico e rivoluzionario non c’è molto. Le bombe plananti furono inventate già nel primo dopoguerra, per poi essere sviluppate nel Secondo conflitto mondiale. Dagli inglesi furono create anche delle bombe rimbalzanti, che venivano sganciate sull’acqua a bassa quota per poi saltellare fino all’obbiettivo e colpirlo.

Aldilà dell’uso, questa nuova tattica mette in risalto il fatto che l’aereonautica russa non è padrona dei cieli ucraini. In effetti lo sgancio può avvenire fino a 40 km dal bersaglio, evitando così all’aereo di impegnarsi, direttamente, sul target e nello stesso modo metterlo a riparo dall’eventuale reazione antiaerea nemica.

L’attesa ucraina degli F16

L'aereo F16 in dotazione ai paesi NatoÈ ovvio che l’utilizzo di questo ulteriore strumento bellico accresce l’urgenza per l’Ucraina di poter disporre dei caccia F16 necessari per vanificare le operazioni militari dei Russi.

L’F16, pur se entrato in servizio nel 1978, è ancora una macchina temibile ed in grado di essere impegnato come aereo «tuttofare». Può salire ad altissima quota e lanciare un missile anti-satellite, impegnarsi come bombardiere e fornire «superiorità aerea» contro eventuali caccia nemici, grazie ai continui aggiornamenti dell’avionica e della parte motorizzata che ne hanno determinato la produzione di ben 4.600 esemplari.

Fu proprio un F16 che qualche anno fa si rese protagonista di un duello tra caccia Turchi e Russi al confine della Siria. Non ebbe nessun problema ad abbattere un Su24 Russo.

A quanto risulta, piloti Ucraini si stanno addestrando negli Usa all’uso di queste temibili e complesse macchine.

Non sarà facile per gli avieri Ucraini raggiungere l’appellativo in codice di «combat ready». Ma le Forze Armate Ucraine ci hanno già abituato a grandi exploit. Sarà così anche per questo frangente.

Massimiliano Burri

 

 

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