STATI UNITI

Colori e personaggi
del giuramento di Biden

Il giuramento di Joe Biden, 46° Presidente degli Stati Uniti

 

Il giuramento di Joe Biden, divenuto ufficialmente il 46° Presidente degli Stati Uniti, e della sua vice Kamala Harris è andato in onda ieri in una Washington blindata da 25 mila uomini della Guardia nazionale, con i loro camion messi di traverso nelle strade principali della città e i loro fucili semiautomatici imbracciati.

Il giuramento di Joe Biden, 46° Presidente degli Stati UnitiA riempire la scena della spianta del Congresso migliaia di bandiere, più simili alle croci di un cimitero militare, che alla folla di supporter, rimasta forzatamente a casa per la pandemia in corso e le preoccupazioni per l’ordine pubblico.

Oltre ai famigliari di Biden e Harris, nel piccolo gruppo di intervenuti gli ex presidenti Bill Clinton, George W.Bush, Barack Obama e le rispettive signore Hillary, Laura e Michelle.

Poco lontano, in evidente contrasto con l’eleganza degli altri intervenuti, spiccava il senatore Bernie Sanders, seduto con le braccia incrociate ad esaltare degli enormi guanti di lana. La foto è stata subito ripresa dai social con quasi 38mila tweet centinaia dei quali riproponevano l’immagine di Sanders nei più svariati contesti pittorici e fotografici: dallo sbarco sulla luna, alla Venere del Botticelli, dal Quarto Stato agli accordi di Yalta, eccetera.

Prima dei giuramenti, si sono esibite due tra le principali star sostenitrici di Joe Biden: Jennifer Lopez e Lady Gaga. Scese entrambe sottobraccio di un ufficiale di marina in alta uniforme, la Lopez vestita da sposa ha cantato una canzone in inglese conclusa con un’esportazione in spagnolo.

A Lady Gaga, con un abito stile principessa Leila di Star Wars, con un’enorme gonna rossa e una grande spilla colomba della pace appuntata sulla blusa, è toccato l’onore di intonare l’Inno nazionale accompagnata dalla banda della Marina degli Stati Uniti.

Uno spazio è stato riservato ad una ventiduenne poetessa e attivista afroamericana Amanda Gorman. Con i sui versi intitolati The Hill We Climb (Noi scaliamo il Campidoglio) prometteva di «ricostruire e riconciliare» un’America che si sarebbe certo «ripresa».

Prima dell’inizio della cerimonia del Giuramento di Joe Biden, il suo predecessore aveva tenuto un ultimo discorso sulla pista della base militare di Edwards, concluso con un We will back in some way (Torneremo in qualche modo) e una irrituale salva di cannoni. Poi Trump si era imbarcato con la moglie Melania verso la sua residenza in Florida.

Vergognoso in proposito il commento in Rai di Alan Friedman, che tra i sorrisi complici dei presenti anche di sesso femminile, ha definito Melania una «escort». Un’affermazione inaccettabile del quale il servizio pubblico italiano dovrebbe tenere conto. Di giornalisti come Friedman qui in Italia non sentiamo certo la mancanza.

Vincenzo Fratta

 

 

JOE BIDEN 46° PRESIDENTE

Comincia oggi l’era di Joe Biden del 20 gennaio 2021

 

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