L’UCRAINA RESISTE ALL’INVASORE

I tredici eroi
dell’isola di Zmiinyi

 

Tredici marinai ucraini che presidiavano Zmiinyi, una piccola isola situata nel Mar Nero a circa 45 chilometri dalle coste tra la Romania e l’Ucraina, hanno preferito farsi uccidere piuttosto che arrendersi ai russi.

Su Zmiinyi «isola dei Serpenti» era situata una stazione di ricerca marina e i suoi confini marittimi abbracciano un’area considerata strategicamente importante per le risorse energetiche, compreso il petrolio. Giovedì era stata già bombardata dalla marina militare russa partita dai porti di Crimea assumendo così il controllo dello specchio di mare davanti alle coste dell’Ucraina.

La conversazione registrata del colloquio è stata diffusa da diversi media ucraini tra cui il quotidiano online ucraino Ukrayinska Pravda, ed è stata condivisa sui social media da Anton Herashchenko, consigliere del ministero dell’Interno ucraino.

«Questa è una nave da guerra militare – ha intimato un ufficiale russo –. Vi suggerisco di deporre le armi e di arrendervi per evitare spargimenti di sangue e perdite inutili. Altrimenti verrete bombardati».

Poi, il silenzio e la risposta: «Nave da guerra russa, vai a farti fottere». E, infine, il rumore delle bombe.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato l’accaduto e ha annunciato la decisione di assegnare postuma a tutti i soldati la medaglia Eroe dell’Ucraina. «Tutte le guardie di frontiera sono morte eroicamente ma non si sono arrese».

Così come non si arrende l’esercito ucraino che, pur in schiacciante inferiorità numerica, continua a battersi su tutti i fronti aperti nel paese dall’invasore russo.

Vincenzo Fratta

 

 

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