ITALIA E BRASILE AL VOTO

Urne elettroniche
vs schede cartacee

Come funziona il sistema di voto elettronico in Brasile

 

Il 25 settembre in Italia e il 2 ottobre in Brasile si terranno le elezioni politiche. Lo svolgimento ravvicinato delle due competizioni ci stimola ad una comparazione fra i due sistemi elettorali.

Come funziona il sistema di voto elettronico in BrasileIn Italia è sempre più difficoltoso assicurare la piena funzionalità della macchina elettorale a causa del numero crescente di rinunce da parte dei componenti delle 61.622 sezioni elettorali nelle quali si distribuisce il voto dei 46,5 milioni di italiani.

Le operazioni di scrutinio sono lunghe e faticose e spesso i componenti dei seggi sono costretti ad aggiungere alla giornata delle votazioni anche una nottata trascorsa tra schede da conteggiare e verbali da compilare.

C’è da chiedersi cosa accade nel Paese dove i cittadini aventi diritto al voto sono ben 156,4 milioni. La differenza sta nel voto elettronico che vige in Brasile dal 2000.

Il voto elettronico

Introdotto sperimentalmente in alcune sezioni nel 1996 e quattro anni dopo esteso a tutto il Brasile, il sistema di voto elettronico consente di conoscere i risultati elettorali in tempi brevissimi. Rispetto all’Italia c’è un impiego proporzionalmente ridotto di personale e un enorme risparmio sulla stampa delle schede cartacee. Il tutto assicurando le condizioni di segretezza e sicurezza del voto imprescindibili per una democrazia.

Prima di esaminarne nel dettaglio il funzionamento del voto elettronico varrà la pena di elencare le altre differenze della forma costituzionale e della legge elettorale dei due paesi.

Un Presidente scelto dai cittadini

Il Brasile è una Repubblica Presidenziale Federale composta di 26 Stati ed un Distretto Federale (quello della capitale Brasilia).

Il Presidente della Repubblica è eletto direttamente dai cittadini, così come i Governatori degli Stati e i Sindaci. Insieme a loro vengono eletti deputati e senatori federali, deputati statuali, consiglieri comunali. I mandati durano quattro anni ad eccezione di quello del Senato la cui durata è doppia.

La legge elettorale prevede che tutte le competizioni si svolgano contemporaneamente la prima domenica di ottobre in un’unica tornata elettorale, mentre gli eventuali turni di ballottaggio hanno luogo l’ultima domenica di ottobre. Gli eletti entrano in carica il primo gennaio dell’anno successivo.

La responsabilità della macchina elettorale e la garanzia di regolarità del voto è svolta dal Tribunale Superiore Elettorale coadiuvato da Tribunali Elettorali Regionali.

Il voto per i maggiorenni brasiliani è obbligatorio, mentre è facoltativo per i 16enni e 17enni, previa iscrizione nelle liste elettorali.

Il ruolo dei partiti

I partiti politici sono dotati di personalità giuridica e devono registrarsi presso il Tribunale Superiore Elettorale che ne approva lo Statuto. I cittadini che intendono partecipare alle competizioni elettorali devono essere iscritti ad un partito da almeno sei mesi. Con l’iscrizione al registro di Filiação Partidária (Filia) il cittadino accetta il programma e le regole statutarie del partito prescelto.

I partiti presentano i nominativi degli iscritti che intendono candidare nelle diverse competizioni, allegando per ognuno la documentazione richiesta. In aggiunta a quanto occorre in Italia si deve allegare anche una fotografia ufficiale del candidato che verrà inserita nella memoria dell’urna elettronica.

Per i presidenti della Repubblica, i Governatori degli Stati e i Sindaci oltre agli eventuali apparentamenti di coalizione vanno obbligatoriamente indicati i nominativi dei vice.

Il Tribunale Elettorale assegna una numerazione univoca per ogni candidato in relazione delle diverse elezioni. Tale numero sarà utilizzato dagli elettori per la manifestazione di voto.

Per i candidati Presidenti della Repubblica e per i Governatori degli Stati il numero identificativo è composto di due cifre, tre cifre per senatori, quattro per i Deputati Federali, cinque per i deputati Statuali, e così via per Sindaci e Consiglieri comunali.

Ad esempio, i tre più accreditati fra i dodici candidati presidenti della Repubblica hanno i seguenti numeri: Ciro Gomes (Pdt) 12, Luiz Inácio Lula da Silva (Pt) 13, Jair Bolosnaro (Pl) 22.

Le urne elettroniche

L’elettore che si reca a votare, dopo l’identificazione che ne accerta l’identità e l’iscrizione alla sezione elettorale, si trova davanti l’urna elettronica.

Per votare il cittadino dovrà soltanto digitare il numero di riconoscimento del candidato prescelto per quella determinata elezione. Sul display dell’urna elettronica compariranno la foto e le generalità del candidato indicato.

Se non ci sono errori o ripensamenti dell’ultimo minuto all’elettore basterà premere il tasto di conferma e passare alla votazione successiva.

Sul sito del Tribunal Superior Eleitoral è presente un simulatore dell’urna per la votazione elettronica. Presso i seggi è a disposizione un’urna di prova.

In un breve lasso di tempo si sarà così votato per tutte le competizioni. Alla chiusura del seggio, l’urna elettronica produrrà il risultato della competizione che verrà controllato dai rappresentanti dei partiti.

Comparando i due sistemi elettorali il Paese del calcio e del carnevale risulta dunque un altro mondo rispetto al Bel Paese che il 25 settembre sarà di nuovo alle prese con le lungaggini, le discussioni nelle sezioni elettorali e le incertezze dei risultati trasmessi con il contagocce. C’è da rifletterci sopra…

Vincenzo Fratta

 

 

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