POMEZIA

Prosegue la strage di gatti
a Santa Palomba

Santa Palomba. Strage di gatti nel comprensorio Roma 2

 

Proprio mentre la Commissione Affari costituzionali del Senato ha adottato il testo base per inserire gli animali in Costituzione («Protezione della biodiversità e degli animali», si legge nella proposta), nel comprensorio di Roma 2 a Pomezia-Santa Palomba continua la strage di gatti.

La settimana scorsa ne è stato ucciso uno, un secondo ferito due giorni fa è stato abbandonato senza cure dall’investitore e soccorso poi da alcuni volontari della zona.

Ricordiamo che non prestare soccorso ad un animale investito è considerato reato amministrativo e punito con una sanzione.

L’Ente Nazionale Protezione Animali di Pomezia (Enpa) , chiamato da una cittadina per adoperarsi nei confronti del povero gatto, un giovane maschio, ha risposto con sollecitudine, ma purtroppo non ha più fondi per le terapie ed ha indicato un veterinario convenzionato.

La solidarietà degli abitanti della zona, che oramai supplisce alla cronica mancanza delle istituzioni comunali, si è messa in moto con una raccolta fondi: l’animale è in prognosi riservata, probabilmente perderà una zampa e dovrà essere adottato, perché in libertà non potrà più stare.

L’anello stradale del comprensorio

Questo episodio continua ad evidenziare che la strada ad anello del comprensorio Roma 2 di Santa Palomba, il cui accesso è vietato ai mezzi pesanti e dove transitano non solo animali, ma anche runner, mamme e bambini di ogni età in bicicletta, monopattino e skateboard si trasforma troppo spesso in una pista di Formula Uno per i furgoni di consegne e per gli abitanti senza senso civico (che escono anche sgommando a tutta velocità dai garage, privi di prudenza).

Fra parentesi, lo stesso divieto di entrata dei camion di grandi dimensioni viene spesso disatteso e non è raro vedere autoarticolati parcheggiati davanti agli edifici di Roma 2. Una chiamata fatta ai vigili di Pomezia per denunciare l’illecito, ha riferito un residente, si è risolta con un «non ci sono mezzi disponibili perché dobbiamo pattugliare il litorale a causa del lockdown».

I dossi e ed i cartelli installati (che sono oltretutto di piccole dimensioni) non sono assolutamente sufficienti a svolgere la loro funzione dissuasoria. Molti cittadini hanno segnalato il problema al Comune di Pomezia tramite l’applicazione Municipium, che in teoria dovrebbe svolgere la funzione di filo diretto con le istituzioni.

Senza esito le segnalazioni al Comune

Come si evince dalla foto, la segnalazione della scrivente è stata chiusa dopo mesi senza neanche uno straccio di risposta. Più fortunato è stato un altro segnalatore, a cui è stato replicato con un generico «provvederemo».

Il comprensorio Roma 2 di Santa Palomba non può più assistere passivamente a queste stragi di esseri innocenti solo perché «non ci sono i soldi per la sicurezza stradale» e non può aspettare che un incidente grave, che coinvolga magari dei bambini, metta in moto la classica sfilata di «lacrime di coccodrillo».

Il rischio è serio e reale e degli amministratori attenti avrebbero il dovere di porvi rimedio. Ed inoltre, il buon cuore dei cittadini non deve supplire alle croniche carenze di bilancio: si pagano le tasse anche per assicurare all’intera comunità di uomini e animali una vita sicura e dignitosa.

Rossana Rossetti

 

 

 

LA PRIMA SEGNALAZIONE

La strage silenziosa dei gatti di Santa Palomba del 20 settembre 2020

 

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