CONSOLATI ED AMBASCIATE

Imposte retroattive
per impiegati e lavoratori

 

Nei giorni scorsi Gianluca Di Pietro  e Laura Cartaginese candidati al Consiglio regionale del Lazio nelle liste di Forza Italia, hanno incontrato i rappresentanti dei lavoratori dei consolati e ambasciate accreditati presso lo Stato italiano, facendo proprie le istanze di coloro che non essendo figure apicali, ma titolari di un rapporto impiegatizio che spesso non supera 1500 euro mensili, si sono visti recapitare avvisi di accertamento da parte dell’erario per i redditi percepiti esclusivamente per attività lavorativa svolta presso le sedi diplomatiche.

Il tutto sulla base di una diversa interpretazione della norma contenuta nella convenzione di Vienna e soprattutto rispetto alla stessa interpretazione fin qui avuta dalla stessa amministrazione finanziaria. «Ribadisco – precisa Di Pietro – come gli accertamenti lasciano notevoli dubbi in ordine alla legittimità della pretesa impositiva. Non risulta che la stessa abbia competenza a interpretare norme pattizie. Ne’ è stata fornita alcuna altra prova sul diritto preteso dall’erario che non sia basato sulla nuova interpretazione che si pone in contrasto con la prassi sin qui seguita nei 70 anni addietro. Ribadisco ancora una volta la preoccupazione per una Amministrazione che in spregio alla buona fede della gente pretende di applicare la disciplina dell’accertamento in via retroattiva».

«Daremo vita ad ogni iniziativa politica – garantiscono insieme Cartaginese e Di Pietro – per non lasciare senza voce l’assordante silenzio con cui  questi lavoratori sono stati lasciati soli. Forniremo loro sostegno politico in tutte le sedi, anche nazionali, e intraprenderemo ogni iniziativa anche presso istituzioni internazionali e non, per sconfessare l’operato di chi non ha ritenuto neppure di chiedere, per quanto ci risulta, pareri  consultivi agli organi competenti;  anche in aperta violazione agli obblighi collaborativi che impongono alla amministrazione procedente di dialogare con i cittadini prima di adottare ogni provvedimento impositivo. Non escludiamo l’ipotesi di intraprendere altresì iniziative di tipo legale di ogni tipo».

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