Oggi pomeriggio circa cinque metri di blocchi della paratia in pietra che costeggia il lato destro del ponte di Ariccia si sono staccati dal corpo del viadotto.
I pesanti blocchi di peperino, sul lato che da Albano conduce alla piazza di Corte di Ariccia, sono caduti sulla rete antisuicidi che corre lungo i due lati esterni del viadotto alto 50 metri. La parte crollata è stata transennata. Per il momento il traffico sul ponte non ha subito restrizioni.
Che il ponte di 270 metri che collega parte dei Castelli Romani a Roma necessiti di un serio intervento di consolidamento e messa in sicurezza è noto da tempo. Una relazione dell’Anas del 2015 rilevava «evidenti fenomeni di ammaloramento superficiale del calcestruzzo», la «totale assenza di ferri di armatura» in alcune parti del viadotto e l’«ossidamento dei tiranti e dei loro ancoraggi. Alcuni dei quali sono recisi o rotti».
Il 23 giugno di quest’anno a Genzano, si era tenuto un approfondimento sulle problematiche del ponte di Ariccia organizzato dall’Associazione Commercianti e dalla Rete Impresa, al quale hanno preso parte diversi assessori dei comuni interessati.
Il problema non è soltanto quello dei fondi. Siccome rimettere in sesto il ponte comporterà la sua chiusura al traffico per più di un anno, è necessario che si predisponga per tempo un serio piano di viabilità alternativa.