Dopo l’aviaria, la peste suina, l’influenza suina e, ovviamente, il Covid, ora spunta anche il vaiolo delle scimmie. Il primo caso italiano è un quarantenne rientrato dalle Canarie, con febbre e manifestazioni cutanee.
La diagnosi è dei medici dell’ospedale Umberto I di Roma, mentre allo Spallanzani sono in corso accertamenti di due casi sospetti. Accertati, per ora, seppure in numero esiguo, casi di vaiolo delle scimmie, in Portogallo, Spagna, Gran Canaria, Svezia, Regno Unito e Italia.
Il Ministero della Salute spagnolo sta acquistando dosi di vaccino del vecchio vaiolo, che sembrerebbe efficace. Regno Unito e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) stanno valutando se fare lo stesso.
L’Ecdc e l’Oms hanno detto che per ora il contagio si sta diffondendo soprattutto nella comunità omosessuale e, l’origine sembrerebbe un festival gay, svoltosi la settimana scorsa, a Gran Canaria.
Il virus può veicolare tramite lo scambio di fluidi o contatto su ferite.
L’Istituto superiore di sanità ha costituito una task force di esperti, e, sebbene, non ci siano casi gravi, il livello di attenzione nei Pronto Soccorso romani è alto.
Che stia scoppiando la «psicosi da virus», con contorno di «cacciatori di virus» e vaccini?
Ernesta Cambiotti