SICUREZZA

Tredici delinquenti romeni
tornano a Bucarest

 

Diminuire la popolazione delle carceri italiane sovraffollate non attraverso gli sconti di pena o i permessi «premio» ma facendo scontare le pene ai detenuti agli stranieri nei rispettivi paesi di origine. È uno delle scelte operative adottate dal ministro degli Interni Matteo Salvini d’intesa con il ministro di Grazia e Giustizia Alfonso Bonafede.

È notizia di questi giorni che un primo gruppo di tredici detenuti, 12 uomini e una donna, sono rientrati in Romania con un volo Roma-Bucarest. Lunga la lista di reati della quale erano stati condannati: 4 condannati per omicidio, 7 per riduzione in schiavitù, sequestro di persona violenza sessuale e induzione alla prostituzione, e 2 per reati contro il patrimonio rapina e ricettazione.

Contestualmente al rimpatrio dei delinquenti stranieri presenti nelle case circondariali italiane, il Viminale sta lavorando ad un piano per far tornare nelle patrie galere tutti quei latitanti che si trovano all’estero e che invece dovrebbero scontare le condanne nel nostro Paese. Quattro di essi, colpiti da mandati d´arresto europei, torneranno in Italia con il volo di ritorno dell’aereo da Bucarest.

Su questo fronte è già stato avviato ad esempio un confronto con la Francia per il rientro dei terroristi italiani che hanno trovato riparo a Parigi grazie alla dottrina Mitterand.

Pino Lancia

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