UN ARRESTO A RIMINI

Sesso non protetto
nonostante l’Hiv

 

Ennesimo caso accertato di violenza sulle donne. Le indagini scattate su denuncia della convivente, in manette un uomo di 39 anni che reperiva le ignare vittime attraverso i social network, le seduceva, attirava al fine di avere con le stesse dei rapporti sessuali, e di fatto ne ha contagiate esponendole volontariamente al virus, sono quattro donne in tutto. L’uomo, residente a Rimini ma di origini brasiliane è ora ai domiciliari e deve rispondere di lesioni gravi. La denuncia-segnalazione che ne ha scaturito le indagini è partita dalla convivente ad agosto ed ha portato alla sintesi che l’uomo avrebbe intrattenuto diverse relazioni sessuali con quattro donne, contagiando almeno una di esse.

Incurante del rischio di contagio. Il trentanovenne, positivo all’Hiv da alcuni anni, intorno al 2017 aveva interrotto la terapia farmacologica per riprenderla saltuariamente nel 2018 ed interromperla totalmente, aumentando il rischio di contagio in caso di rapporti sessuali-consapevoli non protetti.

L’uomo quindi ha contagiato non solo la convivente bensì altre tre donne conosciute tramite i social network, le quali del tutto inconsapevoli della sieropositività dello stesso, hanno confermato di aver avuto rapporti sessuali non protetti con il 39enne ora indagato. Per una di queste donne i controlli medico-sanitari hanno accertato la positività all’Hiv.

Il trentanovenne sapeva di essere sieropositivo ma incurante del rischio di contagio, continuava ad intrattenere rapporti non protetti con ignare ragazze. Questa è l’ennesima brutta storia dove l’uomo pur di autodeterminarsi, agisce violenza consapevole sulle donne e si sa i social network sono un mondo difficile e pieno di insidie, troppo spesso uno strumento pericoloso.

Attenzione ai rapporti occasionali. Dietro lo schermo può esserci chiunque, non ci sono filtri e peggio ancora controlli; sulla rete ci si può imbattere con chiunque, anche in un uomo che «apparentemente sembra perfetto ed invece volontariamente all’insaputa delle povere vittime, seduce, intrattiene rapporti sessuali, abbindola, manipola e contagia donne con il pericoloso virus dell’Hiv, dopo averle contattate sul web e sui social network».

Scoprire di essere sieropositivo è una notizia shockante che però non giustifica affatto tale comportamento. È violenza infliggere a terzi la stessa punizione ricevuta, così come continuare a desistere senza mutare le proprie abitudini sessuali che sono comunque incentrati su rapporti non protetti, «così come se nulla fosse» a ciclo continuo, il 39enne aveva continuato a cercare ragazze su chat e social network.

Pur essendone consapevole, taceva la propria malattia ed anzi chiedeva di intrattenere rapporti sessuali non protetti per provare «un maggiore piacere sessuale». Ebbene è proprio questa serialità, questo modus operandi, come la dinamica con cui il 39enne ha agito. Come lui molti altri nel passato sono stati condannati per lesioni gravi.

L’Hiv è un rischio per chiunque. Occorre fare meglio e maggiormente la prevenzione, nelle relazioni stabili di coppia, come anche nelle avventure e nei rapporti, come in quelli occasionali. I luoghi comuni da sfatare, le informazioni di base sull’Hiv e sulle altre infezioni a trasmissione sessuale, le regole del safer sex (ossia indicazioni e consigli sull’uso del profilattico, maschile e femminile) stimoli e suggerimenti per affrontare timori ed insicurezze.

Occorre rinforzare le capacità di vivere la sessualità in modo del tutto sicuro e responsabile, senza rinunciare al piacere ed alla passione. Dopotutto molti credono erroneamente che l’Hiv riguardi solo i gay, i tossicodipendenti, le persone che si prostituiscono ed i loro clienti o comunque persone che hanno fatto scelte di vita in qualche modo diverse, ma si tratta di una convinzione basata su stereotipi e pregiudizi molto lontani dalla realtà.

L’Hiv è un rischio per chiunque abbia una vita sessuale attiva. Le donne sono particolarmente esposte all’infezione da Hiv per una serie di fattori biologici, sociali e culturali. Per la conformazione degli organi genitali femminili, molte donne contraggono l’Hiv all’interno di una relazione stabile o dal matrimonio, cioè dal proprio partner che ha contratto il virus precedentemente o al di fuori della coppia.

Proteggersi sempre. Le donne spesso hanno paura di chiedere il preservativo, perché temono il giudizio negativo del partner, oppure il ruolo nella coppia non consente spesso sufficiente spazio alla contrattazione sul suo uso. È un fatto che la scelta di utilizzarlo non può essere gestita in prima persona dalla donna e richiede necessariamente la collaborazione dell’uomo. Non deleghiamo ad altri la responsabilità della nostra salute.

Proteggiamoci senza tante parole ed ove necessario parliamo al partner della prevenzione-protezione dell’Hiv, da altre infezioni sessualmente trasmissibili o da una gravidanza indesiderata.

Antonella Betti

 

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