Il Palazzo del Senato imbrattato a Roma. Il 2 gennaio cinque ragazzini hanno spruzzato con vernice lavabile il portone e alcune finestre di Palazzo Madama. Il gesto è sicuramente da condannare, ma va contestualizzato.
Gli attivisti di «ultima generazione» lo spiegano con «la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco/climatico, ormai già iniziato, e di disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità».
Esiste la disperazione di chi pensa alla sopravvivenza di ogni forma di vita su questo pianeta. Sono soprattutto giovani e la loro preoccupazione si basa su dati scientifici.
Quello che sta succedendo, in tema di clima è gravissimo e certamente sottovalutato.
Chi tira le fila della politica e dell’economia non sembra essere particolarmente interessato o preoccupato. Del resto c’è chi vive in altre «dimensioni» e si limita a considerare criminale chi prova ad aprire un po’ gli occhi.
Poi magari si semplifica la burocrazia, quel tanto che basta per agevolare le aziende che magari possono contribuire ad inquinare e si prova a concedere immunità per i reati ambientali. Ma si sa, siamo solo nel 2023!
Ernesta Cambiotti