Siamo a Lucera, siamo in Puglia. Una gattina cerca riparo dalla pioggia in un negozio della cittadina. Purtroppo il proprietario non ama gli animali e come dichiarerà dopo, neppure quelli che li amano.
Prende una scopa e colpisce la povera creatura fino a spezzarle la colonna vertebrale e forse, a causarle un’emorraggia interna.
Accorre qualcuno, chiede aiuto, ma la gattina muore. Eppure siamo in una regione che spende circa 27 milioni di euro all’anno per la lotta al randagismo.
Scatta la denuncia e ora gli inquirenti indagano. Ci aspettiamo una pena esemplare, la vita è vita e non va deliberatamente e ferocemente spezzata.
L’insofferenza e l’odio ormai sono di casa nella nostra società e non importa se a pagarne il pegno siano animali o umani indifesi.
Ma l’odio imperversa anche tra i cosiddetti «buoni», animalisti e non, che insultano e mandano auguri non proprio di… buona vita e non importa se nella foga venga fotografato il negozio sbagliato.
Ci sono gli haters (odiatori), sempre più numerosi, sui social, naturalmente dove le notizie rimbalzano all’infinito specie se raccontano di fatti raccapriccianti.
Ormai è certo, il mondo sta cambiando, in peggio purtroppo.
Ernesta Cambiotti