VALFABBRICA

Vieni che ti «spolpo»
il maiale in piazza!

A Valfabbrica in scena la concia del maiale in piazza

 

A Casacastalda, una frazione di Valfabbrica, è in programma nei prossimi giorni un evento che può essere definito quanto meno di «dubbio gusto». Lo smembramento del maiale sulla pubblica piazza. Nel pubblicizzare l’iniziativa la Pro Loco precisa che gli animali arriveranno già macellati e sarà pubblica soltanto la concia del maiale.

La concia del maiale in piazza va in scena a Valfabbrica

Del resto la tradizione della «concia casalinga del maiale» è ancora praticata dalle nostre parti. Molti allevatori vivono proprio sulla produzione di salumi.

Da qui a farne un evento la via è breve. Anche se l’evento viene messo in scena proprio quando da qualche giorno il Parlamento da deciso di modificare la Costituzione, sancendo tra i principi fondamentali la tutela degli animali.

Certo gli animali da reddito esistono, i maiali rientrano tra questi.

Chi consuma carne non pensa a come può essere allevata e macellata. Non abbiamo ancora raggiunto questo grado di sensibilità e, ovviamente, non possiamo pretendere che possa essere diverso.

Forse verranno altri tempi dove la «vita» in genere avrà un valore diverso, ma non ancora.

I 30 casi di peste suina

La tradizione della «norcineria» è viva e ora sta attraversando un momento di preoccupazione derivante dalla presenza di almeno 30 casi di peste suina africana (Psa) accertati in Liguria e Piemonte.

Diffuso dalla Germania fino al Sud Est Asiatico, il virus della Psa, altamente contagioso, non colpisce l’uomo, ma è in grado di colpire il maiale domestico.

Ha una mortalità intorno al 90%. Gli animali muoiono nell’arco di 10 giorni: inappetenza, febbre e emorragie sottocutanee sono i sintomi facilmente riconoscibili.

Permane nell’ambiente ed è facilmente trasmissibile attraverso la contaminazione di animali, oggetti, abbigliamento, cibo.

Permane per anni nelle carni congelate. Per mesi in quelle lavorate, come i salumi. Solo la cottura o disinfettante specifici possono eliminarlo.

Il Ministero della Salute e tutti gli organi competenti si sono e si stanno prodigando per contenere e eradicare la diffusione della malattia che per ora sembra aver colpito solo i cinghiali.

Ernesta Cambiotti

 

 

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