ADDIO A PIERO ANGELA

«Buon viaggio
papà»

Morto a 93 anni Piero Angela. Nel 1981 la prima puntata di Quark poi SuperQuark

 

«Buon viaggio papà». Questo l’annuncio del figlio Alberto sui social, che immediatamente sono stati inondati da migliaia di post di affetto e riconoscenza per il divulgatore scientifico Piero Angela. 

Morto a 93 anni Piero Angela. L'annuncio del figlio AlbertoPiero era amato da tutti, persone di grande cultura e non. È stato il primo a rendere il «sapere» a portata di tutti noi italiani. E, infatti, tutti coloro che hanno espresso il loro rammarico per la perdita di questo grande uomo non hanno potuto fare a meno di esprimere anche, indistintamente dal loro back ground culturale, gratitudine per ciò che hanno appreso dalla visione di Super Quark.

Questo programma tv non a caso è, forse, l’unico di cultura nella televisione italiana che ha resistito negli anni proprio perché amatissimo dagli italiani stessi. E si perché Piero Angela è riuscito a trasmettere «questo piacere di scoprire la scienza e amarla»,  come spiegò lui stesso in una intervista.

Divulgatore scientifico, conduttore, saggista, scrittore, giornalista, ha rivoluzionato il modo di raccontare la scienza, la storia, la natura e non solo.

«Il titolo Quark è un po’ curioso e lo abbiamo preso a prestito dalla fisica, dove molti studi sono in corso su certe ipotetiche particelle subnucleari chiamate appunto quark, che sarebbero i più piccoli mattoni della materia finora conosciuti. È quindi un po’ un andare dentro le cose».

Così presentò nel 1981 la prima puntata del programma «Quark», diventato poi «SuperQuark».

Una vita spesa a lavorare in Rai la sua, prima come cronista al Giornale Radio, poi come conduttore del Telegiornale per approdare, infine, alla conduzione del popolare programma di scienza. 

«Ci ha lasciati come desiderava: in scena, mentre lavorava; era questo il suo ultimo desiderio. Ha registrato recentemente le puntate inedite (ancora in onda) di SuperQuark, all’età di 93 anni. E ha orgogliosamente festeggiato in onda i 70 anni di lavoro in Rai» ha dichiarato il figlio Alberto anche lui conduttore amatissimo dal pubblico come il padre.

Adesso tocca a noi

Un lungo ed intenso viaggio il suo. Un viaggio che ha arricchito il bagaglio culturale degli italiani che lo hanno seguito nel corso di tutti questi anni.

E guardare SuperQuark era proprio questo, un viaggio: nel tempo, nella storia, nella preistoria… un viaggio dentro le cose della natura  così intenso e profondo da arrivare ai più piccoli mattoni della conoscenza e dell’«essere» come il quark appunto. Un viaggio che abbiamo potuto fare attraverso un semplice televisore di casa e che, senza l’appassionato lavoro di questo uomo, non sarebbe stato possibile.

L’ultima sua autobiografia che risale al 2017 si chiama proprio: «Il mio lungo viaggio».

Un viaggio che ha non ha tenuto solo per se ma che ha  condiviso con tutti noi…«A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato».

Un percorso, il suo, che però adesso è arrivato alla fine della sua lunga vita terrena.  Con il già citato messaggio il figlio Alberto fa un augurio al padre a proseguire questo viaggio anche se non più ormai su questa sua amata terra.

«Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi» ha scritto Piero in un ultimo saluto sui social del suo programma storico che continuerà ad andare in onda con il figlio Alberto, degno successore.

Poi il saluto finale che è  anche il suo personale invito a tutti noi a continuare il viaggio da lui intrapreso: «Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio. Piero Angela». 

Grazie Piero da tutti noi, avvicinando gli italiani alla cultura hai reso l’Italia un paese più bello. Adesso tocca a noi fare il resto.

Angela Alizzi

 

 

 

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