NUOVO CODICE DELLA STRADA

Monopattini elettrici
una regolamentazione a metà

I monopattini elettrici restano senza targa e assicurazione

 

Il nuovo testo del Codice della Strada approvato dalle Camere è entrato in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 10 novembre 2021. Dei 40 articoli modificati dal nuovo testo, la parte più attesa era la regolamentazione dei monopattini elettrici che nell’ultimo anno hanno invaso le strade e i marciapiedi della grandi città.

Gli amati e odiati monopattini, sembrano essere la moda del momento, ma l’uso di questi dispositivi di locomozione destano molte preoccupazioni. Il nuovo Codice della Strada, ne regola in parte l’uso, ma non dà una completa risoluzione al problema.

La novità principale riguarda l’obbligo di stop e frecce. Dal 1 luglio 2022 tutti i monopattini commercializzati in Italia dovranno avere gli indicatori luminosi su entrambe le ruote. Chi ne è già in possesso entro la stessa data dovrà adeguarsi.

Dal 1 gennaio 2024 il limite di velocità scende a 20 Km/h fuori le aree pedonali, restano a 6 Km/h quelle entro le aree pedonali.

Per la circolazione su area pubblica, devono essere provvisti di luce bianca o gialla fissa anteriore e luce fissa rossa posteriormente. Per la notte è fatto obbligo dell’uso del giubbotto catarifrangente.

Per quanto riguarda il parcheggio i monopattini non potranno più circolare e sostare sui marciapiedi, ma dovranno essere parcheggiati negli stalli riservati ai motocicli.

Per i mezzi a noleggio arriva l’obbligo di fotografia alla fine dello sharing, per la verifica della posizione del monopattino.

La riforma conferma le regole già esistenti sull’obbligo della dotazione sui monopattini di un segnalatore acustico i monopattini e dell’esclusione di eventuali posti a sedere. La sanzione per chi va in monopattino in due rimane di 50 euro.

La grande delusione della riforma, arriva sulla mancata introduzione dell’obbligo di targa, assicurazione e casco per tutti.

I tre punti salienti che regolarizzerebbero i monopattini come mezzi di trasporto a tutti gli effetti non sono stati affrontati. Ci domandiamo quindi, dato che la velocità dei monopattini può arrivare fino a 20 Km/h e potrebbe causare incidenti, chi risarcirà il malcapitato?

Senza la targa o un telaio che li identifichi e se non si rende obbligatoria una polizza assicurativa, in caso di sinistro chi paga? A questi quesiti si rimanda evidentemente alla prossima riforma.

Eleonora Francescucci

 

 

 

 

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