REGIONE UMBRIA

La governatrice che respinge
le sue dimissioni

 

Attaccata più che mai alla poltrona, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini non teme di sfiorare il ridicolo. Indagata nell’inchiesta sui concorsi all’Ospedale di Perugia, che vede coinvolti i vertici del Pd umbro e delle aziende sanitarie regionali, la governatrice il 16 aprile ha dato le dimissioni. Il 7 maggio, dopo che la sua maggioranza nell’Assemblea legislativa dell’Umbria aveva votato il rinvio della ratifica, le ha confermate. Ma quando, nella seduta del 18 maggio, si è arrivati al dunque, ha votato contro le sue dimissioni.

Un atto che è sia di protervia e di attaccamento al potere sia di totale mancanza di stile. Con una maggioranza di sinistra dell’Assemblea regionale di 11 voti a 8, la Marini avrebbe potuto rispettare una delle regole basilari del «galateo politico» che prevede l’astensione o la non partecipazione ad un voto che riguarda la propria persona.

Nonostante il momentaneo «salvataggio», il destino della Marini e della sua maggioranza sembra segnato. Va avanti infatti l’inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari gli esponenti del Partito democratico Gianpiero Bocci, segretario regionale, e Luca Barberini, assessore regionale alla Sanità, poi tornato libero, e i manager legati al Pd Emilio Duca, direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, e Maurizio Valorosi direttore amministrativo. La governatrice resta indagata insieme ad un nutrito gruppo di altri funzionari.

Prendendo la parola dopo il voto la Marini ha affermato che deciderà «in tempi brevi e nel rispetto dell’articolo 64» dello Statuto della Regione Umbria se confermare o ritirare le dimissioni respinte oggi dall’Assemblea legislativa. L’esponente del Pd ha ribadito di aver «agito sempre con onestà, in buona fede e nel rispetto della legge». Di essere consapevole di aver «fatto errori politici e umani» ma di «non lasciare macerie né in materia di bilancio né sul sistema sanitario».

Dopo la riunione dell’Assemblea legislativa che ha respinto le sue dimissione da Presidente della regione, la Marini ha accusato un lieve malore e si è recata per accertamenti all’ospedale di Pantalla.

Vincenzo Fratta

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