LA POPOLAZIONE ITALIANA

Siamo sempre meno,
poco più che 55milioni

 

Sarà il caldo che imperversa da nord a sud dello stivale, che spossa e non permette la piena lucidità ma, in questo periodo, non sembra esserci una sola buona notizia. Ora tocca, con l’ultimo comunicato, all’Istituto Italiano di Statistica: parliamo di crollo demografico.

Non è una notizia completamente nuova, è un trend che si prospetta da anni. Ma vedere nero su bianco questi numeri lascia pensare. Sicuramente sono complici le condizioni economiche della maggior parte dei giovani, senza lavoro, quindi costretti a rimanere figlioli a vita, a restare nelle case natie ed a sopravvivere a carico dei genitori.

Infatti, se nell’ultimo trimestre, la tendenza si è invertita timidamente, soprattutto per i cinquantenni che infatti cominciano a tornare ad essere occupati, così non è per i ragazzi. Assieme alla Grecia siamo il fanalino di coda dell’Europa per occupazione giovanile e non sembra vi siano segnali rassicuranti all’orizzonte.

E così la popolazione residente in Italia al 31 dicembre 2018 è inferiore di oltre 124 mila unità rispetto all’anno precedente. E si tratta del quarto anno consecutivo di trend negativo: dal 2015 sono oltre 400 mila i residenti «persi». In tre anni è scomparso un numero di abitanti sufficiente a popolare una città grande quanto Bologna. Ed il barometro della tendenza sicuramente puntata verso il peggio, infatti le nascite sono diminuite di oltre 18 mila unità. Record negativo dall’Unità d’Italia.

I cittadini stranieri che lasciano il nostro Paese è pressoché stabile con una lieve flessione del -0,8% ed è in aumento l’emigrazione di cittadini italiani con un +1,9%. Il quadro complessivo del nostro paese, al primo gennaio 2019, insomma vede 60.359.546 persone, di cui l’8,7% sono straniere.

Il declino demografico in Italia è rallentato dalla crescita dei cittadini stranieri. Il calo è interamente attribuibile alla popolazione italiana, che scende al 31 dicembre 2018 a 55 milioni 104 mila, 235 mila in meno rispetto all’anno precedente (-0,4%).

Insomma molti italiani scappano dal Bel paese perché non trovano lavoro e condizioni socio-economiche favorevoli, molti stranieri soprattutto provenienti dai paesi svantaggiati ed in via di sviluppo vedono ancora nel nostro paese un luogo ospitale e dove poter mettere su un’attività ed una famiglia e magari generare quei figli che noi italiani non facciamo più.

L’invecchiamento della popolazione, se le cose restano così, è inarrestabile. Senza nuovi lavoratori il sistema pensionistico non resterebbe in piedi.

Sono urgenti politiche di sostegno alla famiglia. Investimenti mirati a rafforzare la rete di aiuto e protezione attorno alle famiglie che fanno figli con sussidi ed incentivi. Abbiamo urgente bisogno di braccia, gambe e menti giovani e forti per far tornare a prosperare la nostra Italia.

Lino Rialti

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