VIAREGGIO

Muore un pavone
indagato il Sindaco

 

Amministrare una città in Italia sta diventando ogni giorno più complicato, non soltanto per la riduzione progressiva delle risorse a disposizione degli Enti Locali, o per l’aumentata sensibilità dei cittadini. O meglio non soltanto per questo.

Una delle difficoltà maggiori è a mio avviso costituita dall’attenzione spropositata che certa magistratura dedica ai più diversi aspetti della complessa gestione di un grande Comune al quale si aggiunge la «semplicistica amplificazione» effettuata dalla stampa.

Per rendere manifesta detta nostra convinzione vogliamo riportare un accadimento di questi giorni. E non ci stiamo certo riferendo alla richiesta di rinvio a giudizio per il sindaco di Roma o all’incriminazione di quello di Milano per gli appalti dell’Expo, ma a una vicenda che riguarda il Comune di Viareggio, riporta il 23 giugno su LaZampa.it, il supplemento animalista del quotidiano torinese La Stampa.

Il sindaco Giorgio Del Ghingaro e l’assessore alla tutela degli animali Gabriele Tomei sarebbero stati indagati dalla procura di Lucca per la morte di una pavona del laghetto dei cigni nella pineta di Ponente. L’animale era stato ritrovato lunedì mattina in acqua senza vita. Il reato formulato dal pubblico ministero Elena Leone è di concorso in maltrattamento ad animali, previsto dal codice penale.

«A denunciare il caso alla magistratura – spiega la nota della Zampa.it – sono state le Guardie Ecozoofile della Kronos, che martedì erano intervenute per sequestrare a sorpresa il pavone maschio rimasto, considerato in pericolo di vita vista la fine fatta dalla compagna».

Lasciamo ai lettori ogni commento. A parte confessare di aver riletto più volte l’articolo per convincermi che non fosse una fake news.

Vincenzo Fratta

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