RUSPE AL LAVORO A ROMA

Giù otto ville
del clan Casamonica

 

Finalmente la ruspa di Salvini è al lavoro anche a Roma. L’Amministrazione comunale della Capitale, con la Raggi in testa e presente sul campo, rigenerata dal recente proscioglimento, sta abbattendo otto edifici, tra ville e villette tutte rigorosamente abusive appartenenti al clan Casamonica. Siamo a sud-est di Roma, nel quartiere della Romanina.

Seicento sono gli uomini della Polizia di Roma capitale impegnati nell’operazione. Virginia Raggi ha dichiarato sui social: «Quella di oggi è una giornata storica per la città di Roma e per i romani. Mettiamo fine a anni di illegalità e inviamo un segnale forte alla criminalità e al clan Casamonica».

Sul posto è arrivato anche il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini che ha rilasciato, anche lui su Facebook, una dichiarazione dai toni giustamente entusiastici: «Ho voluto partecipare alle operazioni di sgombero e abbattimento per manifestare la presenza delle Istituzioni al fianco dei cittadini nella lotta all’illegalità e alla criminalità. Noi non abbassiamo lo sguardo». Come dice Salvini si tratta dell’operazione più imponente contro la criminalità mai realizzata dai caschi bianchi, i cosiddetti pizzardoni, insomma la Polizia Locale di Roma.

Da più di trenta anni quegli edifici erano stati realizzati del tutto abusivamente, persino in spregio ai vincoli paesaggistici ed archeologici. Alcuni edifici dei Casamonica erano stati costruiti sopra il cinquecentesco Acquedotto Felice di Papa Sisto V. Le istituzioni questa volta hanno voluto mostrare i muscoli: venti mezzi pesanti sono stati dislocati sul posto per eseguire prima gli sgomberi e poi le demolizioni.

Tornare in possesso della cosiddetta collina dei Casamonica è molto importante. Più del ritorno formale alla legalità, che ha ovviamente un grande significato, il valore maggiore è quello simbolico e del messaggio che viene lanciato ai criminali ma soprattutto alla cittadinanza, al popolo, alla cosiddetta gente, che finalmente vede soggiacere e soccombere questi spavaldi malavitosi. Operazioni come queste rafforzano la fiducia nello Stato e nelle Istituzioni.

Lino Rialti

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